Ha davvero pochi motivi per sorridere il nostro territorio provinciale sotto il profilo turistico-ricettivo. Di ritorno dalla Borsa Internazionale del Turismo i toni trionfalistici e solari degli amministratori che vi hanno preso parte sembrano violentemente cozzare contro dati ufficiali Euro IDEES, rete internazionale dello sviluppo regionale e locale.
Dati che non lasciano spazio a fraintendimenti e che meritano una lunga, seria, attenta riflessione senza la quale c’è solo l’inerzia, l’abbandono, il precipizio.
Partiamo da un contesto geografico più ampio, vale a dire quello regionale. Fra i risultati messi in evidenza dal rapporto, si evince che il 2013, anno per cui si hanno dati finora disponibili, ha fatto registrare in Puglia 13,359 milioni di presenze turistiche, in lieve recupero rispetto al 2012, quando ne aveva registrato 13,291 milioni. Il recupero di circa 68 mila presenze non è stato, tuttavia, sufficiente ad assorbire la flessione del 2012, pari a oltre 213 mila presenze. Le presenze turistiche nel 2013 sono, perciò, rimaste sotto il livello del 2011, anno in cui ha raggiunto il massimo livello con 13,505 milioni.
Entriamo nel merito della Provincia di Barletta-Andria-Trani:
presenze turistiche dal 2010 al 2013:
1.139.302 di presenze in un quadriennio sono poca cosa rispetto agli oltre 18 milioni di turisti nella Provincia di Lecce e oltre 17 in quella di Foggia.
Nel 2013 la Provincia di Lecce subisce una significativa battuta d’arresto, con circa 300 mila presenze in meno rispetto al 2012 (- 6%). Una lieve perdita la registra anche la Provincia di Foggia (oltre 200 mila presenze in meno). Le Province di Bari, Taranto e Brindisi raggiungono invece proprio nel 2013 il loro record di presenze turistiche (rispettivamente, nel 2013, 1,6 miln, 1,1 mln e 1,5 mln). La Provincia di Barletta-Andria-Trani registra un lieve incremento nel 2013 (285 mila) rispetto al 2012 (280 mila), ma si attesta sotto il record toccato nel 2011 (quasi 294 mila presenze).
Tasso di ‘turisticità’ nella BAT (il tasso di turisticità misura il livello di “affollamento” turistico in un determinato periodo – anno o mese – indicando il numero di turisti presenti ogni 100.000 abitanti. La densità turistica è data dal rapporto tra il numero di presenze – il numero delle notti trascorse dai turisti – e la superficie del territorio e indica il numero di turisti per kmq. Il calcolo viene effettuato sui dati ISTAT sulla capacità e il movimento degli esercizi ricettivi, popolazione residente e superficie per comune):
il tasso di ‘turisticità’ nella nostra provincia è andato, dal 2000 al 2013, gradualmente ma poco incisivamente aumentando:
- 2000: 7,8
- 2010: 11,3
- 2013: 11,7
Se proviamo a confrontare, rimanendo nel 2013, i tassi delle altre province si scopre quanto davvero poco appaganti siano i dati emersi: Foggia 111,5 – Bari 20,6 – Taranto 30,1 – Brindisi 61,1 – Lecce 88,9 – media Puglia 52,7. Ultimo impietoso posto per il nostro territorio.
Presenze straniere nella BAT:
analizzando i Paesi di provenienza dei turisti stranieri, il dato fondamentale è che oltre il 70% proviene dai Paesi dell’Unione Europea. I Paesi con le maggiori quote sono Germania (26,3%), Francia (8%), Regno Unito (6,7%), Austria (5,5%) e Belgio (5,2%), che complessivamente totalizzano il 52% circa dei flussi totali degli stranieri in Puglia. Fra i Paesi extra UE emergono Svizzera (8,4%), Stati Uniti (4,2%) e Russia (3,1%). A livello territoriale notiamo che i tedeschi prediligono largamente la province di Foggia e Lecce. I francesi preferiscono le province di Lecce e Bari. Gli inglesi prediligono principalmente le province di Lecce e Brindisi, mentre gli austriaci la provincia di Taranto e Foggia. Gli svizzeri prediligono la provincia di Lecce e Foggia, gli statunitensi e i russi la provincia di Bari.
Complessivamente gli stranieri prediligono le province di Foggia (29,8%) e Lecce (24,4%); seguono le province di Bari (19,2%), Brindisi (14,3%), Taranto (9,6%) e Barletta-Andria-Trani (2,7%).
In quote % il rapporto tra presenze italiane e straniere nel 2013 nella BAT è stato di 76,6% italiani e 23,4% stranieri.
Non è un dato, quest’ultimo, esageratamente negativo se si pensa che Lecce ha avuto un rapporto di 86,6-13,4 e Foggia 83,4-16,6. Svetta Bari con 70,9-29,1.
Presenze mese per mese – 2013:
La concentrazione nei mesi estivi in Puglia riguarda soprattutto i turisti nazionali poiché quelli stranieri sono più distribuiti. Nei mesi di luglio e agosto le presenze straniere ammontano, infatti, al 36,5%, contro il 59,3% di quelle nazionali. Considerando anche i mesi di giugno e settembre tali valori salgono, rispettivamente, al 64,3% e all’82%. Il tema della destagionalizzazione in Puglia rimane aperto, poiché la concentrazione dei flussi nei mesi estivi, anziché ridursi, si è andata consolidando nel corso del periodo preso in esame: era pari al 76,4% nel 1998 ed è salita al 78,8% nel 2013. Si tratta di un fenomeno che ha interessato le presenze turistiche italiane, passato dal 77,1% all’82%, poiché la quota di presenze straniere si è ridotta dal 72% al 64,3%. A questa forte concentrazione di presenze turistiche nei mesi estivi contribuiscono sostanzialmente le province di Foggia e Lecce – che come abbiamo già detto rappresentano i 2/3 delle presenze turistiche regionali – in cui le quote relative al periodo giugno-settembre raggiungono rispettivamente l’86,4% e 86,3%. Le province dove il processo di destagionalizzazione è già una significativa realtà sono quelle di Bari e di Barletta-Andria-Trani, dove nei mesi non estivi si raggiunge il 51% e il 45,5% (picco ad agosto con poco oltre il 19%, luglio di poco sotto il 15%).
Numero posti letto per 1000 abitanti:
nella nostra provincia l’indice di posti letto è 12,6 (da suddividere in 5,9 per esercizi alberghieri – alberghi classificati in cinque categorie distinte per numero di stelle e residenze turistico-alberghiere con informazioni relative al numero di esercizi, camere, letti e bagni a livello di singolo comune – e 6,7 per esercizi complementari – campeggi, villaggi turistici, forme miste di campeggi e villaggi turistici, alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, agriturismi, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi di montagna).
Prima Foggia con 150, seconda Lecce con 101,4 poi Brindisi con 61,6.
Sono 43 gli esercizi alberghieri della provincia, 206 gli esercizi complementari.
Tasso di occupazione effettivo posti letto – 2013:
BAT 15,8 – Foggia 12,6 – Bari 18,4 – Taranto 17,9 – Brindisi 16,8 – Lecce 14,9 – media Puglia 14,8 – media Italia 21,8
Il posizionamento turistico delle province pugliesi
Molto interessante è la puntualizzazione sulle fasi di sviluppo turistico delle diverse province della Puglia che ci consente di vedere come le varie province si trovino in una specifica fase del ciclo di sviluppo turistico. La Puglia si colloca in una fase di sviluppo del suo ciclo di vita turistico, una fase che con intensità maggiore viene condivisa dalle province di Foggia, Lecce e Brindisi; le province di Taranto e Bari si collocano, invece, in una fase di coinvolgimento, mentre la provincia Barletta-Andria-Trani si colloca solo al limite tra la fase di esplorazione e quella del coinvolgimento.
In conclusione la storia della provincia nata da poco e che deve faticare più delle altre per essere lanciata non è più credibile. Diversi sono stati i momenti di vetrina promozionale per il territorio provinciale e, leggendo dati e statistiche, non hanno avuto grande effetto sullo sviluppo turistico dei dieci comuni. Vero è che Paese Italia e Regione Puglia perdono appeal anno dopo anno, ma il nostro territorio ha tutte le credenziali per affermarsi e ‘giocarsela’ in Italia e all’estero con le altre province pugliesi. Mancano reti, cooperazioni sinergiche, mancano spesso le professionalità e le competenze. E’ il momento di accantonare del tutto i proclami, foto e interviste e mettersi a studiare davvero con esperti del settore e con gli attori della ricettività, del marketing, quali misure mettere in campo per veder crescere quei dati relativi a presenze, permanenze, appeal, ancora troppo poco appaganti.
Foto copertina: www.viaggiareinpuglia.it