In molti si sono esposti sulla questione delle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nelle acque del mare Adriatico, mobilitandosi e intervenendo in maniera incisiva, come S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie che ha espresso la propria posizione in risposta all’Avv. Gabriella Marcandrea, facendo delle riflessioni e citando l’opinione e i commenti di Mons. Angiuli, fatti in una intervista a Radio Vaticana, della quale ha riproposto i passaggi più salienti.

“Noto come a livello ecclesiale e civile ci sia un risveglio della coscienza  e il desiderio di portare il proprio contributo alla soluzione di questi problemi. Quello che è importante sottolineare è la presa di coscienza anche dei sindaci dei nostri territori e delle Istituzioni regionali. […]. Il problema  è innanzitutto di politica generale; una politica energetica di carattere generale, perché anche il governo più volte ha sostenuto che la politica portata avanti fino ad oggi deve essere assolutamente cambiata e che bisogna cercare altre fonti energetiche. Per quanto riguarda il problema più specifico, quello delle trivelle, pare sia acclarato che da noi ci sia poco petrolio, oltretutto di scarso valore. Non si vede quindi il motivo di  impegnare questo nostro territorio, che si fonda sul turismo e non si capisce perché si debba deturparlo senza poi avere dei vantaggi, perché non ce ne sarà nessuno di carattere economico.

La scelta non sembra quindi razionale. Questo è il punto fondamentale. Se si tiene conto che l’unica risorsa del Meridione e del Sud Salento è il turismo, vuol dire che si aggiunge danno a danno. […] Il Sud non può diventare una pattumiera con tutti questi problemi. Non si può aggiungere problema a problema. Non si vede il motivo per cui con i problemi che già abbiamo, si debba intervenire anche nel mare, tanto più che non ci sarà nessun guadagno dal punto di vista economico”.

A queste parole S.E. Mons. Pichierri esprime pieno sostegno: “Come non fare proprie queste riflessioni? Come non tenere presente la vocazione naturale del nostro ambiente e delle nostre popolazioni? Come avventurarsi in progetti dall’esito incerto al costo della rottura di labili equilibri dell’ecosistema?

E continua concludendo: “Significativi sono i pronunciamenti delle amministrazioni e dei rispettivi Presidenti della Provincia Barletta-Andria-Trani e della Regione Puglia, con i quali si esprime un netto “no” alle trivellazioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nelle acque del mare Adriatico.  Pertanto, alla richiesta sulla questione delle trivellazioni fattami da parte dell’Avv. Gabriella Marcandrea, Presidente Ente Nazionale Protezione Ambiente/Animali Onlus di Barletta, alla luce di quanto suesposto, esprimo il mio parere negativo”.