E’ partita da Viale Calace la manifestazione di ieri pomeriggio organizzata dall’Unione degli Studenti di Bisceglie, in collaborazione con Alternativa Comunista e il Presidio Antifascista cittadino, contro le riforme proposte dal governo Renzi sul mondo della scuola e del lavoro. A sfilare per strada non solo giovani studenti, ma anche lavoratori e simpatizzanti, che hanno percorso tutto Corso Umberto per giungere fino a Piazza Margherita, dove si è svolta un’assemblea pubblica animata dagli interventi dei manifestanti.

A prendere parte al corteo anche il leader di Alternativa Comunista Michele Rizzi, che ha sottolineato l’importanza di “tornare a protestare nelle piazze, come accadeva negli anni ’70 e ’80, per riprendersi quei diritti che governo dopo governo continuano ad essere negati a lavoratori e studenti”. Secondo Rizzi è ora di mostrare la propria indignazione nei confronti di “un esecutivo in piena continuità con quelli precedenti, da Monti a Letta, nel favorire gli interessi di Confindustria e dei poteri bancari”. Ad esprimere il proprio dissenso anche diversi membri dell’UDS, che non hanno nascosto il proprio scetticismo circa la proposta di Renzi riguardante gli investimenti privati nella scuola pubblica e ai cambiamenti che questi potrebbero portare nell’assetto scolastico. I giovani studenti hanno invece ribadito la necessità di aumentare la rappresentanza degli alunni nel consiglio d’istituto e hanno auspicato l’abolizione dei finanziamenti pubblici alle scuole paritarie.

Nonostante l’affluenza non esaltante, Rizzi ha comunque ribadito che quello “della lotta” è un fronte forte ed in continua crescita, soprattutto in questi anni di continui attacchi al mondo del lavoro, e che oggi più che mai studenti e lavoratori sentono la necessità di protestare contro l’esecutivo su questioni spinose come l’abolizione dell’articolo 18 e il nuovo contratto per i docenti.