Non solo il mare a sud di Bari ma ora anche tutte le acque del nord barese sino al Gargano saranno interessate dalle ricerche delle compagnie petrolifere mediante l’utilizzo dell’air-gun. Il sistema di ricerca di idrocarburi mediante l’uso di aria compressa è finito più volte sotto accusa da parte degli ambientalisti, secondo alcuni esperti infatti gli “spari” indirizzati verso il sottosuolo marino possono essere dannosi per il pescato perché possono provocare lesioni alla fauna tra cui la perdita dell’udito.

AirgunPugliaNonostante il coro di molte voci contrarie, in circa una settimana, il Ministero dell’Ambiente ha emanato ben sei decreti di compatibilità ambientale per altrettante istanze presentate dalle società Spectrum Geo e la Northern Petroleum. Il decreto che interessa anche le acque a largo di Bisceglie è quello del 3 giugno scorso richiesto dalla Spectrum Geo, tale documento di compatibilità ambientale per la ricerca di idrocarburi è stato adottato con prescrizioni dal governo nonostante i pareri negativi delle regioni interessate. Nella foto qui a sinistra si può vedere evidenziato in rosso qual è il tratto di interessato dalla richiesta della compagnia petrolifera, si tratta di una superficie di quasi 1,6 milioni di ettari di mare, paragonabile a quella dell’intera regione. Ricordiamo lo scorso 16 ottobre l’amministrazione comunale di Bisceglie aveva espresso il suo diniego al progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare presentato dalla Global Petroleum Limited (leggi qui).