Grande successo per la mostra “Storie e stoffe” organizzata dalla Caritas cittadina, che ha raccolto le creazioni realizzate dalle volontarie della Sartoria Sociale, a partire da indumenti in buono stato consegnati all’Emporio Eco – Solidale prima e, in un secondo momento, lavati, stirati e rimessi a modello per produrre borse, vestiti e altro ancora.

“Non ci aspettavamo un tale afflusso di gente”, si legge nella nota, “ha dichiarato Angela, tra le volontarie della Sartoria, “il nostro lavoro è stato molto apprezzato ed i complimenti sono stati veramente tanti”. Marina, un’altra volontaria, ha messo in evidenza come “tanti ci hanno incitate a continuare in questa attività: tutti rimanevano a bocca aperta nel vedere come, da un vestito che aveva la parte superiore pressocché intatta, fosse stato possibile ricavare una camicia elegante”. Le borse sono state gli oggetti più ammirati; infatti la volontaria Angelica ha mostrato come le parti ricavate da jeans siano state impreziosite da cravatte in seta o abbellite con decorazioni floreali tolte da vestiti eleganti”.

“Ed ora come si continuerà?”, prosegue la nota, “questa la domanda ricorrente a cui la coordinatrice Antonella Salerno risponde: “Ci sono pervenute richieste per un corso di cucito, ma anche di lavoro di riparazione e di sistemazione di abiti e pantaloni. Questi saranno gli obiettivi a cui ci dedicheremo d’ora in poi e a breve daremo informazioni su orari e luogo dove continueremo il nostro laboratorio. 

Finora le lavoranti hanno avuto a disposizione un piccolo locale al primo piano della struttura dei Cappuccini: se, come è stato richiesto da molte visitatrici della mostra, si partirà con un laboratorio più attrezzato per rispondere alle richieste, anche i locali dovranno essere più ampi. Ma questo sicuramente sarà il futuro che darà ad altre donne quelle competenze necessarie per diventare più autonome nel lavoro e probabilmente capaci di gestirsi in modo indipendente. Non la carità, ma la maniera di essere in grado di mantenersi: questa la finalità del laboratorio presso la Sartoria Sociale!”