E’ partita ufficialmente la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2017-2018 nella Provincia Barletta-Andria-Trani. Sono state acquistate e distribuite su tutto il territorio provinciale 90mila dosi di vaccino e per le categorie a rischio è possibile già rivolgersi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta per la somministrazione del vaccino. 

I tassi di copertura del 2016/2017 si sono attestati in Puglia al 58 per cento. L’obiettivo minimo è il raggiungimento del 75 per cento, con un livello ottimale al 95 per cento. Le dosi programmate e già in corso di distribuzione sono circa 860mila, acquistate sulla base della gara unica sul territorio regionale.

La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei – otto mesi, dopo i quali tende a declinare, e poiché possono cambiare i ceppi in circolazione, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale. Non vanno poi dimenticate fondamentali azioni di prevenzione come lavarsi accuratamente le mani e avere una corretta igiene respiratoria.

Il vaccino antinfluenzale è offerto gratuitamente a:

  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza quali: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO), malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30), insufficienza renale/surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari), epatopatie croniche;
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
  • Medici e personale sanitario di assistenza;
  • Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio;
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (forze dell’ordine, militari, lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività o sui servizi essenziali alla popolazione);
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero professionisti).

Per alcuni soggetti, invece, la vaccinazione antinfluenzale è controindicata:

  • Lattanti al di sotto dei sei mesi di vita;
  • Soggetti che hanno manifestato una reazione allergica grave a una dose precedente di vaccino antinfluenzale o allergici ad un componente del vaccino;
  • Soggetti che presentano una malattia acuta di media o grave entità (è sufficiente rimandare la vaccinazione a guarigione avvenuta);
  • Soggetti che hanno sviluppato la Sindrome di Guillan-Barrè entro sei settimane dalla somministrazione di una precedente dose;
  • Donne nel primo trimestre di gravidanza.

La vaccinazione antinfluenzale non può provocare l’influenza ma esistono ugualmente degli effetti collaterali associati alla sua somministrazione che, nella maggior parte dei casi, si traducono in disturbi di modesta entità e di breve durata come dolore o rossore nel punto di inoculo, sensazione di malessere associata a febbre bassa e dolori muscolari e compaiono da 6 a 12 ore dopo la vaccinazione con una durata media di uno o due giorni.

Il vaccino antinfluenzale è efficace solo nei confronti del virus influenzale, contenuti all’interno della preparazione, e non sono inclusi i virus che provocano le sindromi parainfluenzali, il raffreddore o le gastroenteriti virali.

Oltre alla campagna di vaccinazione antinfluenzale stagionale, continua il programma di vaccinazione con il vaccino anti- pneumococcico, che protegge da polmoniti e meningiti, rivolto innanzitutto alle persone anziane, con una strategia di offerta annuale basata su coorti di nascita e dedicata quest’anno alle persone nate nel 1942 – 1947 – 1952 o chiunque presenti condizioni di salute che evidenzino la necessità di tale intervento preventivo e sono destinatari del programma anche tutti i soggetti di età compresa tra i 2 e 64 anni che presentano patologie o condizioni di rischio. A partire da quest’anno, sempre presso gli ambulatori dei medici di Medicina Generale, sarà disponibile anche il vaccino contro l’Herpes Zoster, che, somministrato agli ultra 64enni, riduce il rischio di ammalarsi del Fuoco di Sant’Antonio.