Iis dell'olioLe forti raffiche di vento di circa un anno fa avevano ampiamente danneggiato il tetto metallico dell’Istituto “Giacinto Dell’Olio”.

Alcune ore dopo i tecnici della Provincia di Barletta-Andria-Trani intervennero per ripristinare la situazione e rimettere in sicurezza l’edificio scolastico in attesa di un intervento strutturale più massiccio e definitivo.

«Intervento che oggi diventa realtà», afferma il Presidente della Provincia Francesco Spina, nell’annunciare l’inizio dei lavori di recupero e risanamento conservativo.

«I lavori, per un importo complessivo di 230mila euro, dureranno circa 100 giorni al termine dei quali risolveremo definitivamente la situazione causata dai fenomeni atmosferici dello scorso anno, dopo che lo scorso anno l’Amministrazione provinciale guidata da Francesco Ventola si era attivata nel mettere subito in sicurezza l’istituto», sottolinea Spina.

I lavori – si legge nella nota diramata dall’ufficio stampa della Provincia – consisteranno nella rimozione integrale delle lamiere di copertura danneggiate, nel rifacimento delle stesse con relativo efficientamento energetico tramite utilizzo di pannelli coibentati e nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei copri illuminanti calanti dalla copertura della hall. Saranno inoltre effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ai fini dell’ottenimento del rinnovo del certificato di prevenzione incendio tramite sistemazione del gruppo pompe antincendio, revisione dell’impianto idrico antincendio, revisione delle porte ed uscite di emergenza per adeguamento alla normativa vigente (con eventuale sostituzione delle parti non omologate), verifica del funzionamento delle luci di emergenza e dei sistemi di sicurezza della centrale termica.

«Anche se le Province non vivono un momento roseo dal punto di vista economico – conclude Spina –, siamo determinati a concentrare le esigue risorse disponibili proprio per interventi infrastrutturali che consentano ai nostri ragazzi di formarsi in strutture scolastiche più salubri e sicure». Francesco Spina.