È previsto per mercoledì 16 ottobre, ore 18, nella sala conferenze “Pegaso” di via Padre Kolbe a Bisceglie, l’assemblea di categoria dei commercianti per reagire “al massacro fiscale del Governo e contro i provvedimenti legislativi che, se approvati, porterebbero alla morte definitiva del piccolo commercio e delle micro imprese” come si legge nella nota congiunta di Unimpresa e CasAmbulanti.  

I commercianti biscegliesi non ci stanno e ad alzano la voce contro coloro che hanno ideato, proposto e poi inserito nel Documento Strategico del Commercio la sciagurata prescrizione del limite minimo di 50 mq”, continua la nota, “per le attività di pubblico esercizio. Una prescrizione illegittima che è stata inserita in un provvedimento che sin dall’inizio ha visto critici alcuni consiglieri comunali, Francesco Spina, Francesco Napoletano e Vincenzo Amendolagine, mentre per le associazioni di categoria, da un lato Confcommercio e Confesercenti favorevoli e strenue sostenitrici del provvedimento illegittimo, e dall’altra Unibat e CasAmbulanti Bisceglie che hanno evidenziato, punto per punto, le incongruenze che hanno caratterizzato, in negativo, un percorso oscuro”.

“A Bisceglie il piccolo commercio e gli aspiranti imprenditori si schierano dalla parte delle due associazioni, ritenendo che l’inserimento della prescrizione dei 50 mq. sia fortemente lesiva”, continuano le due sigle sindacali, “ma anche dei diritti degli imprenditori e dei proprietari di locali e della libertà d’impesa oltre che della libera concorrenza.. Questa la richiesta al presidente Michele Emiliano per palese violazione della legge, contestuale al blocco dei pagamenti delle prebende pubbliche stanziate a tal fine. Un contesto delicatissimo nel quale si vedono colpiti nella loro veste istituzionale soprattutto il Sindaco di Bisceglie e l’assessore alle attività economiche”.