A causa dell’emergenza da coronavirus e di tutte le notizie e aggiornamenti sulla sua evoluzione e le raccomandazioni di restare a casa, si rischia di dimenticare il grave problema della povertà, che colpisce molte fasce della popolazione che finora contavano sulle Caritas parrocchiali e su progetti quali RecuperiAMOci per la distribuzione dei beni di prima necessità.

Queste organizzazioni non si sono fermate: con le dovute precauzioni, infatti, alternando i volontari per evitare assembramenti o dislocando la distribuzione presso le varie parrocchie, l’elargizione dei viveri è stata e sarà effettuata nel rispetto del dpcm.

Lo scorso 18 marzo, i volontari si sono recati a Bitonto per i rifornimenti periodici dal Banco delle Opere di Carità e la seguente distribuzione alle Caritas parrocchiali. Per sopperire alla mancata raccolta quotidiana da parte di RecuperiAMOci, dovuta all’esigua quantità di beni che gli esercizi possono offrire in questo periodo critico, in accordo con la Protezione Civile e l’Amministrazione Comunale, è stata avviata una raccolta in due supermercati Dok della città. Si prevede comunque un aumento di questi punti, in modo da favorire un maggior numero di alimenti, destinati alla successiva distribuzione. Inoltre, la ditta Pastore, che già da tempo affiancava la Caritas, ha dato la propria disponibilità a fornire per tre giorni una ventina di piatti pronti.

Ma le iniziative non si fermano qui. Infatti, in questo periodo di grande difficoltà, molti sono gli anziani, le persone sole e i disoccupati che faticano a portare del cibo a casa: ecco che nasce: “Aggiungi un posto a tavola”. L’ idea consiste nel preparare, per tre giorni a settimana (martedì, giovedì e domenica), dei pasti, ritirati dai volontari intorno alle ore 16,30, da consegnare a chi ne ha più bisogno. Occorrerebbero una ventina di pasti al giorno (primi e/o secondi, in porzioni singole o in teglie grandi); gli stessi volontari porzionerebbero, in seguito, i piatti in base ai bisogni. Chi fosse disponibile e volenteroso ad aderirvi, potrà rivolgersi al numero: 3388934337.

“Potrebbe essere questo un modo di fare quaresima”, afferma Sergio Ruggieri, coordinatore cittadino Caritas. Anche la sartoria sociale “Storie&stoffe” della Caritas Bisceglie sta dando un importante contributo: le sarte volontarie stanno infatti cucendo le mascherine con materiale idoneo, per i volontari, in modo da rendere le loro operazioni quanto più sicure possibili.