L’edizione 2024 del Calannèrie de Vescègghie ha raggiunto il suo obiettivo fatto di solidarietà e supporto ai meno fortunati.  

La raccolta fondi quest’anno aveva come scopo quelli di devolvere la cifra donata alle Suore Francescane Alcantarine di Villa Giulia a Bisceglie, “che ne avevano particolare bisogno – si legge nella nota diffusa da Nicola Gallo – a causa delle contingenze sfavorevoli in cui si sono venute a trovare, essendo venuti meno gli attesi fondi che la Regione Puglia concede per l’importante servizio che le Suore rendono alla comunità biscegliese”.

“Non deve essere facile per le umili francescane, senza i fondi provenienti da enti pubblici, gestire una trentina tra bambini, ragazzi e adolescenti, dai sei ai diciassette anni, affidati alle loro cure dai Servizi Sociali e con esigenze particolari. Le Suore, ogni giorno – ricorda Gallo – garantiscono a questi minori la frequenza della scuola al mattino, dalla primaria alle superiori, assicurano educazione, vitto, vicinanza nello studio pomeridiano, sano divertimento nel gioco, socializzazione in ambiente tranquillo e in serata li riconsegnano alle loro famiglie. Insomma, un semiconvitto che consente a quei ragazzi di vivere le giornate in modo davvero sicuro e sereno come probabilmente non sarebbe possibile per loro in altro contesto”.

A conclusione della raccolta fondi rivenienti dal calendario dialettale di quest’anno, ieri una delegazione del Calannèrie de Vescègghie 2024 si è recata a Villa Giulia e con un simbolico assegno ha consegnato nelle mani della responsabile della struttura, Suor Chiara, la somma raccolta pari a 925 euro, fatta pervenire concretamente con bonifico. “Non molto – prosegue la nota – ma il gesto è stato apprezzato soprattutto perché a rinunciarvi a favore delle Suore è stata la Cooperativa “Uno Tra Noi”, anch’essa bisognosa e destinataria in passato del beneficio: la solidarietà non ha confini e si esprime in tanti modi”.

Alla termine della cerimonia, Suor Chiara ha ringraziato gli operatori del Calannèrie 2024 e tutti i biscegliesi che con le loro donazioni hanno contribuito a superare il disagio che si era venuto a creare a Villa Giulia. “Ma, a ben vedere – chiosa Nicola Gallo – obiettivamente una riflessione va fatta: è la società biscegliese a dover ringraziare le Suore francescane alcantarine perché, in fin dei conti, la loro silenziosa azione educativa per quei ragazzi non fa che rendere migliore l’intera nostra comunità cittadina”.