La famiglia, come supportarla e come condurre i propri figli attraverso un percorso sicuro sino alla maturità, a prescindere alla natura del suo nucleo. Sono queste le tematiche affrontare da Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo all’incontro ‘Famiglia protagonista”, organizzato a Barletta dalle Acli nell’ambito delle giornate del PD sulle “100 cose buone che fanno crescere l’Italia”.

“Tra la carta famiglia, il provvedimento del ‘Dopo di noi’ per le disabilità gravi e gli interventi per il contrasto alla povertà educativa minorile – esordisce Boccia –  la linea nella legge di stabilità approvata a dicembre, è stata tracciata. Ora è evidente che tocca a tutti noi chiarire con forza che in un mondo così frammentato, che consuma tutto in fretta, anche attraverso le nuove tecnologie, il fulcro insostituibile del modello educativo resta il nucleo familiare. Gli interventi messi in atto dal governo e dal PD – continua  l’Onorevole biscegliese – non sono un punto di arrivo ma solo di partenza. Abbiamo il dovere, dopo anni di inerzia che hanno portato l’Italia verso un invecchiamento progressivo, di far seguire alle proposte importanti di contrasto alla povertà delle famiglie un’incentivazione graduale fiscale adeguata alla presenza di bambini nelle famiglie italiane; dal primo giorno di vita fino alla maturità. È ignobile che ci sia ancora chi pensa che lo Stato si debba occupare dell’attività scolastica dei ragazzi soltanto fino al raggiungimento della licenza media”.

Concetti decisi quelli espressi dal presidente della commissione Bilancio della Camera in merito alla diatriba tra Unioni Civili e Famiglia, “Questa rivoluzione culturale, dagli asili nido gratuiti all’accompagnamento fino alla maturità, può determinare un vero cambiamento culturale anche nelle politiche di sostegno alle famiglie. È inconcepibile la posizione di chi mette in contrapposizione gli interventi sulle unioni civili con le famiglie. Dove c’è amore fra due persone c’è  una famiglia e quando la famiglia ha il coraggio di mettere al mondo dei figli lo Stato non può girarsi dall’altra parte”.