“La barca della coerenza e conoscenza amministrativa di Angarano, Pedone e Rigante fa acqua da tutte le parti”, ad affermarlo è l’assessore Vincenzo Valente che ha replicato alle critiche del gruppo BisceglieSvolta circa il bando per la cessione del 55% delle quote di partecipazione della Bisceglie approdi indetto dal Comune di Bisceglie.

“Il Comune di Bisceglie”, incalza Valente, “sta agendo in ottemperanza del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica ex dlgs 175/2016 modificato ed integrato con dlgs 100/2017, che costituisce il riferimento unitario per le partecipazioni societarie degli enti pubblici, assumendo come criteri guida quelli della riduzione del numero delle partecipazioni e della limitazione delle stesse a fattispecie nelle quali ciò corrisponda a canoni di pertinenza con le funzioni istituzionali dell’ente, adeguatezza con i servizi da gestire, economicità nell’utilizzo di risorse pubbliche”. L’assessore specifica ancora che la legge nazionale “ha imposto un continuo monitoraggio delle partecipazioni esistenti per verificarne la rispondenza ai citati canoni e, se del caso, l’attivazione di misure di razionalizzazione e/o dismissione”.

Da queste premesse legislative deriva quindi la decisione di: “mettere a bando il 55% delle quote di Bisceglie Approdi”, proprio per via di una “applicazione di una legge dello Stato che, come sempre, l’amministrazione comunale segue pedissequamente”. Valente afferma come questa decisione sia nata dopo “una lunga serie di delibere di consiglio comunale, luogo in cui i nostri si sono contraddistinti o per le assenze o per prese di posizione totalmente incoerenti dall’ultima uscita pubblica. Inutile ricordare, infatti, la fervida opposizione di Angarano & co. all’acquisizione delle quote di minoranza nel 2013 a cui fa da contraltare la posizione assunta oggi”.

Per l’esponente della maggioranza questa operazione di vendita della comunque potrebbe portare enormi vantaggi alle casse comunali: “si potranno incassare diverse centinaia di migliaia di euro in più rispetto all’acquisizione delle quote di minoranza con la quale fu esercitato il diritto di prelazione su 830.810 azioni pari al 48,275% del capitale sociale al prezzo di 390mila euro. La percentuale di cessione prevista e confermata del Piano di alienazione dal comune di Bisceglie per il 55,00% da porre a base d’asta, corrisponde infatti a circa 620mila euro. Sui numeri non credo ci sia da discutere”. Per Valente è inoltre indubbio il buon lavoro svolto dal consiglio di amministrazione della società in sinergia con l’amministrazione comunale: “non credo ci sia da discutere sul risanamento del bilancio della Bisceglie Approdi”.

L’assessore poi ironizza e puntualizza anche sulla data di scadenza del bando, indicata dal gruppo BisceglieSvolta all’8 gennaio: “la fretta di partorire fake news, inoltre, ha portato i nostri a non accorgersi che la scadenza del bando è fissata al 31/01/2018 ore 12, ben oltre i canonici quindici giorni minimo previsti per legge”.

“È evidente”, conclude infine Valente, “come questi esponenti politici, che dimostrano una volta in più gravi lacune amministrative, non abbiano una minima idea coerente di sviluppo della città, a partire dal porto turistico, se in pochi mesi si sono mossi dapprima contro l’acquisizione delle quote (2013) e poi contro la dismissione delle stesse causato dalle nuove normative vigenti (2017)”.