“Oggi apprendo sconcertato la confessione di un fatto davvero inquietante: i consiglieri Angarano, Rigante e Pedone dichiarano in modo tranquillo che hanno fatto una pressione su organi comunali per modificare uno degli elementi determinanti di un bando di gara, e cioè il termine di scadenza”. A dichiararlo è Francesco Spina, che fa riferimento al botta e risposta intercorso tra Bisceglie Svolta (consiglieri comunali di opposizione Angelantonio Angarano, Roberta Rigante e Pierpaolo Pedone) e l’assessore allo sviluppo economico e produttivo Vincenzo Valente sulle vendite del 55% delle quote di partecipazione della Bisceglie Approdi, società che gestisce il porto turistico di Bisceglie.

I consiglieri di Bisceglie Svolta, oltre a non condividere la scelta di cedere la maggioranza delle quote, hanno criticato i termini del bando, sostenendo che essendo stato pubblicato il 20 dicembre, con la scadenza all’8 gennaio 2018, non ci fossero i “termini minimi di pubblicità” essendo, come sostenuto dai diretti interessati, “meno di 15 i giorni lavorativi concessi, al netto dei giorni di festa e dei fine settimana”. Gli stessi consiglieri, però, hanno sostenuto di aver “prontamente segnalato l’anomala tempestività del bando” e hanno riconosciuto che “i termini sono stati prontamente prorogati al fine mese” (leggi qui).

L’assessore Vincenzo Valente, nella sua replica, anche sull’opportunità di cedere le quote, ha rimarcato che la scadenza del bando fosse fissata al 31 gennaio 2018, “ben oltre i canonici quindici giorni minimo previsti per legge” (leggi qui). E nella loro controreplica, Angarano, Rigante e Pedone hanno ribadito che: “la scadenza dell’annuncio era fissata per il giorno 8 gennaio” e che “solo a seguito del nostro intervento si è provveduto, opportunamente, a prorogarla fino al 31 gennaio” (leggi qui).

E su questa affermazione l’ex sindaco Francesco Spina ha ritenuto di intervenire, accusando i consiglieri di Bisceglie Svolta di aver fatto pressione su organi comunali. “Auspico che il dirigente competente faccia chiarezza e denunzi formalmente queste pressioni che possono costituire turbativa delle procedure di vendita”, ha sostenuto Spina. “Auspico, lo stesso, che gli amici di Angarano segnalino agli organi inquirenti, cui sono soliti rivolgersi, questa anomalia di un intervento esterno alle autorità gestionali finalizzato a modificare scelte degli organi burocratici. Tali interventi sono vietati ai sindaci e agli assessori, ma non mi risulta che per i consiglieri di minoranza del comune di Bisceglie siano state introdotte misure speciali di impunità o immunità”, ha concluso l’ex primo cittadino.