Il cittadino biscegliese Angelo Garofoli ha avanzato in questi giorni al Sindaco la proposta di modificare la denominazione di “via Dandolo” e di “via Cialdini”, due strade ubicate nel cuore della città, nei pressi della villa comunale. La proposta avanzata è di modificare le denominazioni correnti in, rispettivamente, “via Tina Anselmi” e “via Camilla Ravera”.

La proposta ha come scopo di onorare la memoria di due protagoniste della storia della Repubblica. Tina Anselmi, partigiana, è stata la prima donna ministro della storia italiana, nonché presidente della commissione parlamentare dell’inchiesta sulla P2; nel 2016, ancora vivente, è stata effigiata su un francobollo delle Poste Italiane, caso unico nella storia. Camilla Ravera, anch’essa antifascista, è stata invece una deputata costituente, la prima donna in Italia ad essere eletta segretaria di partito nonché senatrice a vita.

Due protagoniste della storia italiana, due emblemi del riscatto femminile nel dopoguerra e della parità dei sessi. Vittime, secondo Garofoli, di un oblio che appare ingiustificato se si considera che l’attuale denominazione onora due figure storiche non certamente esemplari: Enrico Dandolo, doge nel XII secolo, fu uno dei protagonisti della fallimentare IV crociata e pose le basi per il dominio coloniale veneziano nell’Adriatico; Enrico Cialdini, generale dell’Italia unita impegnato nella lotta al brigantaggio, si rese responsabile di molte atrocità nei confronti della popolazione del Mezzogiorno: tra le imprese più note il sanguinoso assedio di Gaeta e la strage di Casalduni e Pontelandolfo.

 “Non è possibile”, conclude Angelo Garofoli, “che la nostra città, ferma alla sua matrice repubblicana e parlamentare, non debba avere l’obbligo morale nel dedicare due arterie cittadine importanti a figure della storia repubblicana del dopoguerra”.