Un progetto lungimirante, fuori dalle dinamiche e dalle abitudini della cultura sportiva più radicata nel “bel paese”, dove il sociale si mescola quotidianamente con la formazione dei piccoli aspiranti atleti che hanno cominciato ad amare il rugby. È il progetto “Sono un rugbista non sono un bullo” promosso dalla Bees Bisceglie Rugby, con il patrocinio gratuito dell’amministrazione comunale, che ha coinvolto alcuni istituti scolastici di Bisceglie e che ha avuto un “premio” di inestimabile valore, un video messaggio di complimenti da parte dell’ex stella della Nazionale Italiana di rugby, Martin Castrogiovanni.

“Sono un rugbista non sono un bullo”, dichiara Edmondo Valente responsabile del progetto nelle scuole, “ha come obiettivo quello di eliminare il fenomeno del bullismo nelle scuole attraverso lo sport. Siamo partiti a settembre 2017 incontrando le scuole elementari: “San Giovanni Bosco”, “Caputi”, “De Amicis”, “Don Tonino Bello”, “Martiri di via Fani” e la scuola media “Battisti-Ferraris”. Oltre 6 mila i bambini coinvolti entusiasti dell’iniziativa, cosi come gli insegnanti. Il progetto”, continua Valente, “ha dato la possibilità ad ogni istituto scolastico di poter selezionare 5 bambini con problemi socio-economici a provare l’esperienza di allenarsi con la nostra squadra. La Bess Bisceglie Rugby si è fatta carico di coprire le spese di questi ragazzi, perché lo sport e di tutti e per tutti, abbattendo le barriere sociali ed economiche”.

La Bees Bisceglie Rugby ha nella struttura de “La Cantera”, all’interno dello Sporting Club, il suo quartier generale con allenamenti il martedì e venerdì dalle ore 18:30 alle 20. “Il video messaggio che Castrogiovanni ci ha inviato”, dichiara Antonio Pedone presiedente Bees Bisceglie Rugby, “è pura adrenalina per la nostra giovane società e per tutti quei bambini che seguono questo sport ispirandosi proprio a idoli come lui. Il nostro intento è quello di formare prima di tutto degli sportivi che abbiamo sani principi cosi come accade nella Castro Rugby Academy, fondata dallo stesso Castrogiovanni. Nel nostro team ci sono giovani rugbisti dai 4 ai 14 anni ed il nostro fiore all’occhiello è rappresentato da uno staff tecnico di assoluto valore. Il team”, spiega Pedone, “è composto da cinque istruttori ed una psicologa sul campo, dove tra l’altro molto spesso si parla inglese, grazie alla presenza di un istruttore neozelandese. Agli oltre 50 bambini iscritti alla nostra realtà cerchiamo di insegnare i veri valori dello sport, ma anche quelli della vita quotidiana, attraverso un progetto che dal punto di vista sociale possa formare dei futuri buoni cittadini. La nostra intenzione è quella di portare il nostro progetto, volto ad eliminare il bullismo, nel piano sociale di zona come prevenzione per le generazioni future”, chiosa il presidente Pedone, “affiche altre scuola possano usufruire di questa opportunità cercando di fare gruppo come la nostra disciplina insegna”.