La Giunta comunale ha approvato, con delibera n.228 dello scorso 3 luglio, la proposta di aumento del limite minimo di presenze di ciascun genere in giunta dall’attuale 33,3% (un terzo degli assessorati nominati) al 40%, sindaco compreso.

Le modifiche riguarderebbero l’art.39 dello Statuto del Comune di Bisceglie, e verrebbero apportate secondo l’art.81 dello Statuto stesso, che prevede il passaggio obbligato della proposta attraverso il parere del Consiglio Comunale.

Parere che dovrà necessariamente tener conto di ciò che viene imposto dalla legge n.56/2014 (la cosiddetta “Legge Delrio”), e in particolare dall’art.131 comma 1 della legge stessa, che prevede, per i comuni con più di 3000 abitanti, che ciascun genere sia rappresentato da un numero di assessori pari almeno al 40% del totale dei componenti della giunta.

La non retroattività della legge stessa permetterebbe di applicare le modifiche a partire dalla prossima amministrazione eletta, lasciando inalterati (a meno di modifiche dettate da altre ragioni) gli attuali componenti della giunta municipale.

Per fare un esempio pratico, la prossima giunta, se composta da otto membri, sindaco incluso, dovrà contare, per forza di cose, quattro componenti donne e quattro uomini (3 su 8 risulterebbero, infatti, il 37,5% degli assessori).

Una decisione forse poco discussa a livello nazionale (la Legge Delrio ha fatto rumore per molti altri aspetti, soprattutto quelli legati al riordino delle province), ma che non mancherà di sollevare opinioni, positive o negative che siano, a livello cittadino.