Il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo settimane di lavoro il Decreto Rilancio. “Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza delle difficoltà in cui si trova il Paese. Una manovra con delle prospettiva di ripresa economica e sociale. Abbiamo impiegato del tempo, ma non un minuto di più del necessario: ci siamo impegnati al massimo. Ci sono 25,6 miliardi a disposizione dei lavoratori”. Con queste parole il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato il provvedimento durante la conferenza stampa delle 20.30. Nel provvedimento da 55 miliardi annunciato, che sarà composto da 260 articoli, misure per i lavoratori, le imprese, la sanità, la scuola, lo sport, la cultura. Prevista la velocizzazione del pagamento degli ammortizzatori e programmate assunzioni di insegnanti e infermieri. L’Iva sulle mascherine sarà azzerata fino al 31 dicembre, poi passerà al 5%. A sostegno delle ricapitalizzazioni per le imprese con ricavi fino a 50 milioni si interverrà con sconti fiscali e intervento dello Stato attraverso Invitalia, mentre per le grandi imprese è confermato il coinvolgimento di Cdp.

“Introduciamo Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza”, ha dichiarato il premier. Sulla Cassa integrazione “confidiamo di recuperare il tempo perduto”, dice Conte, che poi continua: “Ora dobbiamo attivare gli aiuti economici, soprattutto a chi non ha ricevuto nulla e fare in modo che arrivino in maniera rapida, semplice e veloce. Abbiamo pagato l’85 per cento della cassa ordinaria e quasi l’80 per cento del bonus per gli autonomi. In totale erogato misure per 4,6 milioni di lavoratori”. Da ora in poi anche la Cassa in deroga sarà chiesta direttamente all’Inps, che entro 15 giorni anticiperà il 40% del dovuto.

Inoltre, spiega Conte, “ci sono 15-16 miliardi per le imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. “Tagliamo 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato”, annunciando anche lo stop alla rata Irap di giugno e l’annullamento della prima rata Imu per gli alberghi e gli stabilimenti balneari. Oltre all’atteso reddito di emergenza per le famiglie più in difficoltà, si è parlato anche della proroga dei congedi parentali e dei bonus baby sitter, gli aiuti a colf e badanti finora escluse da ogni sostegno. Il nuovo congedo per i genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni sale da 15 a 30 a giorni e sarà valido fino al 31 luglio. Il bonus baby sitting sale a 1200 euro e in alternativa può essere utilizzato per i centri estivi. C’è poi un nuovo “bonus vacanze” da 500 euro riservato ai nuclei con Isee sotto i 40mila euro. I proprietari di casa godranno di un innalzamento di Ecobonus e Sismabonus al 110 per cento con contestuale cedibilità anche alle banche.

Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, stando a quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio in conferenza stampa, dal momento che “saranno dati a chi ne ha già beneficiato”. “Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro”, ha dichiarato Conte. “Per la sanità c’è un intervento cospicuo”, spiega il premier, “pari a 2 miliardi e 250 milioni. Istituiamo il fondo per le strutture semi-residenziali per persone con disabilità”.