In quali condizioni versano i parchi pubblici di Bisceglie? È una domanda ricorrente e spesso riceviamo segnalazioni da parte dei nostri lettori. Per questo abbiamo voluto analizzare la situazione prendendo in considerazione sei parchi: “Don Milani”, nel quartiere San Pietro, “parco delle Beatitudini”, in via porto, “Sant’Andrea”, nell’omonimo quartiere, “Caduti di Nassirya”, a fianco alla chiesa della Misericordia, “Unità d’Italia”, in via Giovanni Bovio, e giardino botanico “Santonio Veneziani”, in via Ariosto.

Il primo, evidente problema è la chiusura completa dell’orto botanico e del parco delle Beatitudini. Per quanto riguarda l’orto botanico, rimasto chiuso per molti anni, si credeva di essere giunti alla svolta con la temporanea assegnazione, a titolo gratuito, alla società “Nuovi Orizzonti Srl“. Tuttavia allo schema di convenzione, redatto e approvato dopo un’estenuante trafila burocratica di tre anni, non è seguita, al momento, l’apertura dei cancelli.

Diverso è il discorso per il parco delle Beatitudini, inagibile a causa della presenza di materiali da costruzione ancora da rimuovere. Il lungo tempo di chiusura (l’ultima apertura dei cancelli risale ai primi di settembre per l’area dedicata al cinema) ha fatto sì che sorgessero altri tipi di problemi, tra cui la morte di alcune palme che dovrebbero essere abbattute e la crescita spropositata dell’erba.

Per quanto riguarda invece Unità d’Italia e Don Milani il discorso è simile. Posto che per il primo la predominante del cemento è evidente rispetto al verde (la zona posteriore, che passa sotto via pendio Cappuccini, è inaccessibile), entrambi hanno fontane scenografiche non funzionanti e sporche, nel parco in via Giovanni Bovio molto più grandi rispetto a quella di San Pietro, piena fino all’orlo di erba e acqua stagnante. Un altro problema comune sono i soliti rifiuti: mozziconi di sigaretta, lattine, buste di plastica e bottiglie deturpano le aree verdi, nonostante entrambi i parchi siano forniti di cestini per i rifiuti. Infine, sempre nel parco Don Milani, uno scivolo per bambini è stato spaccato in più punti e risulta inutilizzabile.

Il parco Sant’Andrea si differenzia dagli altri per la presenza di blocchi originali di pietra con le impronte di diverse specie di dinosauri. Nonostante a parere di molti sarebbe più saggio custodire tali preziosissimi reperti in un museo, si è deciso di creare un percorso didattico con cartelli esplicativi. Tutto sarebbe perfetto se non fosse che, a causa  del tempo e delle intemperie, la maggior parte dei cartelli si è tanto usurata da divenire illeggibile. Inoltre in molti punti le recinzioni in pietra delle aiuole sono state rotte o completamente divelte.

Se per quanto riguarda l’apertura e l’assenza di rifiuti il Parco Caduti di Nassiriya è esemplare, è tuttavia estremamente carente sotto molti altri aspetti. Quello che salta subito all’occhio è la mancata cura della vegetazione: arbusti secchi, cespugli che strabordano dalle aiuole, erbacce che proliferano sul lastricato a tal punto che in alcune zone si è creato un vero e proprio manto verde. La presenza delle radici degli alberi, inoltre, in alcuni punti ha sollevato la pavimentazione. Tuttavia il problema sicuramente più impellente è legato al vandalismo. Eclatante il caso di due panchine di pietra divelte con le lastre di pietra abbandonate, rotte, per terra. E gli atti di vandalismo non risparmiano neanche le giostre per i bambini: innumerevoli graffiti, frasi e disegni, spesso scurrili, ricoprono e deturpano quasi ogni elemento.

Delle giostre sono presenti anche nei parchi Sant’Andrea e Don Milani, ma nessuna è ridotta in uno stato tanto indecoroso. Inoltre la grande giostra del castello è presente nel parco sin dalla sua prima apertura ma non è mai stata riparata: il risultato sono giochi usurati, con panchine e sedili di legno rotti e scheggiati, potenziale pericolo per i tanti bambini che giocano nel parco.