Sanzioni pesantissime, appelli a restare a casa e i dati che giungono dai bollettini quotidiani evidentemente ancora non riescono a spaventare o, perlomeno, a responsabilizzare e suscitare buon senso verso sé stessi e verso gli altri da parte di alcuni concittadini che, imperterriti, continuano a svolgere una vita ordinaria in questo periodo di extra ordinarietà.

Lettori di Bisceglie24 ci segnalano foto festanti risalenti alla giornata di ieri, domenica delle palme, una domenica sì di festa, ma di una festa da trascorrere, così come ogni giorni ormai dal 9 marzo, ciascuno nella propria abitazione per evitare la diffusione del contagio. Foto che ritrarrebbero una festeggiata celebrare il suo compleanno in compagnia degli affetti che la stagrande maggioranza della popolazione mondiale in questo periodo evita di incontrare, se non virtualmente attraverso supporti telematici, proprio in disposizioni di norme severe ma necessarie che impongono distanziamento sociale e isolamento domiciliare.

Una allegra compagnia fatta di una festeggiata che riceve l’ambita proposta di matrimonio, parenti e amici che assistono tra palloncini e torta celebrativa, foto di rito con amiche del cuore, genitori, suoceri. Insomma una normale festa di compleanno celebrata non tra persone che vivono nello stesso domicilio (e non ci sarebbe affatto nulla di male), ma tra persone che, dal mattino alla sera (sì, le foto raccontano una intera giornata di festoso via vai) si sono spostate da un domicilio all’altro (e non per andare a fare la spesa o in farmacia o per motivi di salute) per andare a un compleanno. E addio appelli, addio regole, addio anche al timore di essere fermati dalle forze dell’ordine che esercitano indefesse il loro ruolo per le strade della città.

Abbiamo deciso di raccontare questa vicenda (e potremmo avere ragione di temere ancora di più per il prossimo fine settimana) per ribadire che, mentre vi è una larghissima parte di biscegliesi che da settimane limitano i loro spostamenti e compiono, come definirli?, sacrifici professionali e affettivi per poter tornare presto alla normalità, la stessa larghissima parte debba poi trovarsi ad assistere a scenari indecorosi e strafottenti narrati sulle pagine social degli interessati come se non costituisse prova del reato (sì, è un reato) e scagliando un ceffone sonoro a quanti, invece, gli auguri di compleanno, in questi giorni (così come un normale saluto), li stanno rivolgendo su Whatsapp, Skype, Zoom o semplicemente per telefono.