Quello della chiusura domenicale degli esercizi commerciali è un tema caldo che sta coinvolgendo addetti ai lavori e semplici fruitori. Cosa sia giusto o meno fare diventa terreno di analisi per coloro i quali occupano posizioni strategiche importanti, come nel caso di Leo Carriera, Direttore di Confcommercio Bari – Bat

Il tema liberalizzazioni è quello da cui parte Carriera, “Come Confcommercio, abbiamo sempre mostrato criticità verso la completa liberalizzazione sulle aperture domenicali. Se le nuove normative saranno capaci di superare alcuni errori del passato ben venga, ma è necessario fare attenzione a conciliare le esigenze di tutti: consumatori, imprese e lavoratori del settore. Bisogna ragionarci su, senza preconcetti e come Confcommercio stiamo eseguendo anche noi le valutazioni sull’impatto che la nuova regolamentazione potrebbe avere”.

Se quindi la liberalizzazione abbia fatto bene ai commercianti trova una risposta, “Il commercio, a partire dalla riforma Bersani”, continua Carriera, “è stato forse il settore più strettamente interdipendente dalle liberalizzazioni. Queste hanno comportato numerose e profonde variazioni ed, in taluni casi, notevoli costi sociali. Tuttavia, il nostro modello di pluralismo distributivo resta un modello valido perché, nonostante il periodo di crisi ed alcune inevitabili chiusure, è stato capace di sopravvivere”.

La scelta migliore per il Direttore di Confcommercio Bari – Bat è una sola, “Credo bisogna ragionare sulle feste civili e religiose, aprendosi al confronto e trovando insieme una risposta. Mi sembra necessario, inoltre, considerare anche le esigenze di tutti quei territori che fanno del turismo la loro risorsa primaria, senza che diventi facilmente un pretesto immotivato per aggirare la nuova regolamentazione”.