Il Codice Rosso è legge. Il Senato (con 197 sì e 47 astenuti) ha approvato la scorsa settimana il decreto di legge sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Varato nel novembre del 2018, il decreto ha tra le indicazioni più significative: l’iter velocizzato per le denunce, modifica che obbliga i Pubblici Ministeri ad ascoltare le vittime entro tre giorni ed evita che la lentezza burocratica impedisca di proteggere tempestivamente chi denuncia.

Si tratta di una vera e propria svolta che ha portato a delle considerazioni l’avvocata biscegliese Michela Lopolito, presidente dell’associazione si promozione sociale Sarah, “Con questo testo normativo si compiono notevoli passi avanti nel contrasto alla violenza di genere, garantendo una corsia preferenziale per le vittime nelle indagini da parte dei tribunali, ed un inasprimento delle pene per quanto riguarda i reati commessi nei contesti familiari e nell’ambito dei rapporti di convivenza, pene più dure per i reati di stalking e violenza sessuale”.

Importante anche l’introduzione dei reati di sfregi al viso, matrimoni forzati e revenge porn. L’associazione di promozione sociale Sarah, dopo un’attenta analisi del decreto legge, ritiene il decreto adeguato, tuttavia, sottolinea Michela Lopolito, “la legge è carente in fatto di prevenzione, per questo l’associazione Sarah monitorerà la corretta applicazione della nuova normativa nei tribunali della nostra circoscrizione giudiziaria e come sempre continuerà nell’attività di prevenzione con l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione nei prossimi mesi”.