Si allungano i tempi per una decisione definitiva sull’attuale campionato di Serie C ed, indirettamente, sulla salvezza o meno del Bisceglie Calcio. Con una nota apparsa sui propri canali ufficiali, infatti, la FIGC ha comunicato lo spostamento a data da destinarsi del Consiglio Federale previsto per venerdì 8 maggio.

Nel breve comunicato si legge che lo stesso è stato rinviato per “la necessità di maggiori approfondimenti” e sarà riconvocato con all’ordine del giorno “le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati.” La Federazione ha inoltre precisato, viste le numerose indiscrezioni circolate sugli organi di informazione riguardanti una possibile riforma del campionato di Serie C, che già lo scorso gennaio, prima dell’emergenza sanitaria, “erano stati presi in considerazione diversi scenari e non appena possibile è volontà della Federcalcio riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statuarie.”

Nonostante il rinvio del Consiglio Federale, si svolgerà regolarmente l’Assemblea dei club di Lega Pro prevista per giovedì 7 maggio che al termine della discussione metterà a punto le proposte da inoltrare alla FIGC sul torneo in corso. A tal proposito, nella giornata di ieri 5 maggio, si è riunito nuovamente il Consiglio Direttivo di Lega Pro per aggiornare e finalizzare le istanze da portare all’esame dei club nella giornata di giovedì. Nel comunicato finale rilasciato dal Direttivo si ribadisce la volontà di dichiarare concluso l’attuale campionato vista l’impossibilità della ripresa dello stesso come confermato anche dai sessanta medici sociali dei club.

Non arrivano, infine, buone notizie sul fronte societario per i tifosi nerazzurri. La proposta di acquisizione della cordata capitanata dall’avvocato Massimo Ingravalle, infatti, non sarà finalizzata. Lo stesso avvocato, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, avrebbe comunicato al presidente Nicola Canonico l’impossibilità a proseguire la trattativa per il venir meno di alcune componenti su cui si fondava il progetto di acquisizione della squadra a causa del non facile momento economico e sanitario.