Una partecipazione di grande prestigio quella alla trentasettesima edizione de la “Virgin Money London Marathon” per il biscegliese Giuseppe Ruggieri, portacolori della Bisceglie RunningDomenica 23 aprile, l’appassionato maratoneta ha preso parte alla competizione svoltasi tra le principali arterie della metropoli londinese, in un percorso di oltre quaranta chilometri che ha toccato anche i più importanti poli turistici della città.

Giuseppe Ruggieri e la medaglia della maratona di Londra

Un’esperienza esaltante per Ruggieri, che racconta così le sensazioni a poche ore di distanza dalla competizione. “Fatico a trovare le giuste parole per commentare questa avventura – afferma -, in quella che, più di tutte le altre maratone internazionali, è un vero e proprio evento socio-culturale. Con più di quarantamila atleti provenienti da tutto il mondo ai nastri di partenza, tra professionisti, amatori e semplici partecipanti, la gara di Londra regala emozioni uniche sotto tutti i punti di vista. Mi ha colpito molto l’incessante ed indistinto incitamento di chi ha assistito ad un vero e proprio spettacolo. Vedere e sentire migliaia di persone, tra cui molti bambini, incitare allo stesso modo professionisti e leggende della maratona e chi, come me, vi ha partecipato senza rincorrere particolari traguardi sportivi, è un qualcosa di straordinario. Personalmente ho partecipato ad altre maratone internazionali, come quella di New York, Berlino, Budapest e Francoforte, ma l’intensità delle emozioni vissute in questa gara non è paragonabile a nessun’altra”. 

La partecipazione alla maratona di Londra per Giuseppe Ruggieri è arrivata a pochi mesi di distanza da un serio infortunio al ginocchio che lo ha costretto ad un intervento chirurgico. “Il tempo di tre ore e quarantacinque minuti è il peggior risultato da me registrato nelle tredici maratone cui ho preso parte – analizza Ruggieri – ma il risultato sportivo era l’ultima delle mie prerogative. Ci tenevo a partecipare perché voglioso di vivere quest’esperienza, in una maratona che più di tutte le altre sintetizza ed enfatizza, allo stesso tempo, tutti i principi di questo sport, fatto di sacrificio e sudore. È una maratona durissima, per questo il valore della medaglia conquistata ha un peso specifico assolutamente maggiore ”.

Una passione ed uno stile di vita, quindi, per l’atleta biscegliese, che in chiusura si sofferma sul movimento a livello locale, anticipando i suoi obiettivi futuri. “La corsa, più di tutti gli altri sporti, è una metafora di vita, uno sport povero, in cui non si arriva facilmente alla ribalta della cronaca ma, allo stesso tempo, si ha la possibilità di correre a fianco di miti, assistendo a vere e proprie imprese sportive. Nel caso della maratona di Londra, per esempio, la kenyana Mary Keitany ha registrato un nuovo record mondiale femminile, e lei, come me ed altre migliaia di persone, eravamo lì. A livello locale e cittadino – analizza  -, grazie anche al lavoro della Bisceglie Running e del presidente Mauro Sasso, si stanno infondendo i valori di questo sport, sebbene manchi ancora la cultura sportiva che si riscontra all’estero. Per quanto riguarda i prossimi obiettivi – conclude Ruggieri – dovrò necessariamente fermarmi per non gravare ulteriormente sulle condizioni del mio ginocchio. Tuttavia mi sono prefissato di completare le esperienze nel circuito delle maggiori maratone internazionali, mettendo nel mirino le gare di Tokyo, Chicago e Boston”.