La procura di Trani ha disposto l’autopsia sui corpi carbonizzati delle tre persone decedute la notte di Ferragosto in un terribile incidente stradale sulla 16 bis, ad altezza Trani Boccadoro (leggi qui). L’esame sui cadaveri, disposto dal magistrato Mirella Conticelli, servirà a capire se gli occupanti della Toyota Aygo siano morti a causa dell’impatto, o perché bruciati all’interno dell’abitacolo oppure perché asfissiati.

L’incarico per l’esame autoptico verrà conferito domani dal pm al medico legale. Subito dopo l’autopsia sarà possibile celebrare le esequie delle due donne e dell’uomo, che risiedevano tutti a Bisceglie. Le vittime sono Angela Maddalena, di 54 anni, la cittadina ucraina Svitlana Kovalova e Antonio Montrone, di 57 anni. Il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ha annunciato che in coincidenza con i funerali ci sarà il lutto cittadino (leggi qui). Il conducente della Fiat Stilo (l’auto in foto), invece, un 22enne di origini albanesi ma nato a Barletta, Alensio Serjiani, arrestato per omicidio stradale plurimo e risultato positivo all’alcol test al momento dell’incidente, resta, in stato d’arresto, piantonato in ospedale per le ferite riportate nell’impatto con l’auto in cui viaggiavano le tre vittime. Sarà interrogato non appena le sue condizioni di salute miglioreranno.

Il giovane è accusato di omicidio stradale plurimo. La legge sull’omicidio stradale, la 41 del marzo 2016, prevede una sanzione penale, già fissata dai 2 ai 7 anni in caso di ‘semplice’ violazione del codice della strada, da 8 a 12 anni di carcere in caso di guida in stato di ebbrezza grave (con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro) o sotto l’effetto di droghe. Rischia invece la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). Inoltre la pena può aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. La legge sull’omicidio stradale contempla anche altre situazioni derivanti dalla violazione del codice della strada, tra queste la presenza di lesioni gravi. In questo caso se la persona è ubriaca o sotto gli effetti di droghe la pena prevista è da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.

Con Alensio Serjiani c’era un anche altro giovane, un suo amico, rimasto anch’egli ferito nell’incidente.