È un Nettuno ambizioso quello che in queste ore comincia a prendere forma. Giunto al suo sedicesimo anno di vita, il club presieduto da Tonio Papagni intende voltare pagina dopo il quinto posto della passata stagione e puntare alla vittoria del campionato di C2 di calcio a 5.

In tale prospettiva Papagni ha chiuso il primo vero colpo di mercato, assicurandosi le prestazioni del talentuoso calcettista albanese Antonio Drapni. Classe ’85, Drapni ha un passato nel calcio avendo vestito la maglia del Terlizzi in Promozione. Bene ha fatto il neo acquisto del Nettuno anche nel futsal con il Ruvo C5, risultando tra i protagonisti e trascinatori del biennio in cui ha giocato in serie C1. “L’acquisto di Drapni – esordisce Tonio Papagni – rappresenta in pieno quelle che sono le intenzioni del Nettuno 2015/16. Cercare di vincere il campionato di C2 e farlo da protagonisti assoluti”. Idee chiare in casa biscegliese, ma che potrebbero avere un obiettivo diverso, vista la domanda di ripescaggio in C1 fatta dal Nettuno: “Si abbiamo inoltrato domanda – afferma Papagni – perché ci sono delle possibilità e noi non vogliamo farcele sfuggire. Se le cose andranno per il meglio saremo felici di giocare in C1, altrimenti proveremo a vincere il campionato di C2”.

Nettuno che ha mantenuto una ossatura forte nel roster, con le conferme dei portieri Sasso e Gangai. Fiducia rinnovata anche per capitan Landriscina ed il bomber Arcieri, così come per Lamanuzzi, Ricchitelli, Ciannarella, Goffredo e De Feudis. Tra i nuovi acquisti, oltre al già citato Drapni, c’è Sergio De Cillis 28enne proveniente dalla Diaz, ed il classe ’93 Mauro Di Clemente. Trattative in corso ci sono per altri possibili innesti a completamento del roster a disposizione dell’allenatore-giocatore Bartolo Sasso, quest’anno supportato da un vice nuovo di zecca quale Leonardo Di Leo. Organigramma societario che vede invece, oltre al presidente Papagni, la preziosa presenza di uno sponsor importante come Ignazio Lezoche. Due i segretari: Augusto Cangelli e Michele Troilo, con il dirigente Nicola Ferrante ed il magazziniere Mauro Di Gregorio.

Nettuno che ormai ha nel Centro Sportivo Aurora la sua roccaforte e che non cambierà casa anche in caso di ripescaggio in C1, “In caso di ripescaggio in C1 non chiederò di poter giocare al PalaDolmen – afferma Papagni –  ho la mia struttura e non vedo il motivo di andarmene da qui, andando ad alterare le abitudini della mia squadra. Qualche mese fa poi abbiamo effettuato una segnalazione agli organi competenti per rimuovere dell’eternit presente nell’area confinante la struttura. Da buoni cittadini abbiamo fatto il nostro dovere e dal mese di marzo il tutto è stato rimosso, rendendo ancora più sicura la struttura anche per i bambini che vengono per fare scuola calcio”.