Al primo anno nella categoria Sportilia ha centrato la permanenza in serie D con la sua seconda squadra che, in sostanza, rappresenta il serbatoio della B2. Dopo aver completato la regular season nel girone A in nona posizione (10 vittorie a fronte di 14 sconfitte), le ragazze allenate da Nicola Nuzzi hanno incrociato nel decisivo playout la Pallavolo Salento Lecce (con la formula delle 2 partite vinte su 3). Incamerato il match d’andata al PalaDolmen in fondo ad un palpitante tie-break (15/12), le biancazzurre hanno bissato l’affermazione in gara-2 in terra salentina imponendosi con un più nitido 0-3 (parziali di 24-26, 21-25, 22-25) e festeggiando così l’importante obiettivo stagionale.

“Ricostruire quasi totalmente la squadra titolare rispetto a quella che aveva trionfato in Prima Divisione non è stato semplice – esordisce coach Nuzzi – . Abbiamo dovuto fare i conti con le difficoltà di ambientamento in una serie superiore e sulla disponibilità a volte molto limitata di alcune atlete per via di impegni lavorativi e di studio. Siamo riusciti a totalizzare 15 punti nella prima metà di campionato con un gruppo dall’età media molto bassa, ma il vero e incoraggiante salto di qualità si è registrato nella seconda parte del girone di ritorno, allorché abbiamo raccolto risultati positivi quasi dappertutto. Cito per tutte la prova casalinga maiuscola contro il Crispiano, giunto secondo nel girone nonché vincitore della Coppa Puglia, in cui abbiamo sfiorato il successo cedendo soltanto di misura nel quinto set. Non siamo riusciti ad evitare lo spareggio salvezza contro il Lecce, ma nel doppio confronto abbiamo dimostrato con i fatti di essere all’altezza della categoria. Questo è un gruppo nel quale figurano diverse ragazze dal potenziale interessante e che potranno raccogliere belle soddisfazioni per sé stesse e per Sportilia se continueranno a lavorare con perseveranza, impegno, sudore e tanta forza di volontà. L’atleta di maggiore esperienza, a dispetto dei suoi 23 anni, è la schiacciatrice Rebecca Lopopolo, spesso capace di togliere le castagne dal fuoco e di fornire un apporto determinante. Non meno incisivo, però, è stato il contributo dell’altra laterale Claudia Gentile, delle tre palleggiatrici Feliciana Lopolito, Claudia Mastrapasqua e Sara Zingarelli, delle centrali Francesca Lasorsa, Martina Manganelli, quest’ultima appena 14enne senza dubbio tra le principali rivelazioni del torneo e cresciuta in modo esponenziale, Margherita Valente e della 15enne opposto Alessia Simone, giocatrice versatile che ha disputato il campionato Under 16 nel ruolo di martello. Rimarco inoltre il sostegno alla causa del libero Martina Mastrapasqua, encomiabile per spirito di sacrificio e tenacia, e di Alessia Tatulli, autentica “chioccia” della squadra, vero esempio di correttezza e dedizione per tutte le compagne più giovani nonostante il suo impiego esiguo in partita. L’auspicio è che questo gruppo possa restare unito anche il prossimo anno puntando, magari, ad una salvezza anticipata”.