“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso e i motivi aggiunti, come in epigrafe proposti, in parte li respinge e in parte li dichiara inammissibili”. È quanto si legge nella sentenza numero 01173/2020 del Tar Puglia sul ricorso, integrato da motivi aggiunti, proposto da Francesco Carlo Spina, Vincenzo Amendolagine, Enrico Pasquale Capurso, Francesco Napoletano, Giorgia Maria Preziosa e Alfonso Russo per l’annullamento della deliberazione di C.C. n. 131 del 28.9.2020 avente ad oggetto “Approvazione Documento Unico di Programmazione (DUP)” e degli atti correlati. A renderlo noto è una nota ufficiale da parte del Comune di Bisceglie.

“Non vi è, quindi, evidenza di compromissione delle prerogative di esercizio della funzione consiliare, né è stata allegata prova di un impedimento giuridico o materiale”, si legge nella sentenza. “È, invece, provato che i consiglieri hanno avuto la possibilità di presentare i propri emendamenti al DUP […]. Non aver presentato alcuna proposta emendativa dopo che gli stessi avevano chiesto ed ottenuto una proroga del termine (all’evidente scopo di fruirne), equivale, perciò, ad affermare che nella specie vi sarebbe stata rimeditazione sostanziatasi in una volontaria desistenza o, in alternativa, nell’acquiescenza al contenuto del DUP da sottoporre al Consiglio comunale. […] Non è, infine, ravvisabile la violazione degli art. 27, 31 e 33 del regolamento consiliare. […] Il ricorso ed i motivi aggiunti sono, invece, inammissibili per difetto di legittimazione relativamente alle censure proposte con il terzo, quinto e sesto motivo”, è scritto nella sentenza.

“Si sta completamente sgretolando il castello di mistificazioni, bugie e illazioni costruito ad arte dai ricorrenti dell’opposizione, i consiglieri Spina, Amendolagine, Capurso, Napoletano, Preziosa e Russo”, ha commentato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Dopo la sentenza del Tar che aveva bocciato il ricorso sulla riadozione del bilancio 2019-2021 e degli atti correlati, ora il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto anche il ricorso sul Documento Unico di Programmazione 2020-2022. La sentenza, ancora una volta, conferma pienamente il corretto operato dell’Amministrazione Comunale, nel totale rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. Mentre si svela sempre di più in tutta la sua chiarezza il modus operandi fallimentare dei ricorrenti che, anziché discutere costruttivamente di come migliorare la Città, hanno presentato (e continuano a farlo tuttora) una valanga di ricorsi in tutte le sedi possibili con il solo obiettivo di far sciogliere il consiglio comunale per la loro sete di potere politico, l’unica cosa che hanno realmente a cuore. Vengono spazzate via le loro accuse scomposte di illegalità e illegittimità, i loro attacchi strumentali sulla presunta incapacità dell’Amministrazione, che invece dimostra con i fatti di essere seria, competente e onesta e che oggi ottiene una significativa e netta rivincita giuridica, politica e morale”.