Concluso il primo consiglio comunale dell’era Angarano non sono mancate una lunga serie di critiche e polemiche da parte dell’opposizione.

L’ex sindaco Francesco Spina ha attaccato duramente sia la maggioranza che Gianni Casella sulla questione bilancio e tagli degli stipendi: “un riequilibrio con molte criticità formali: assenza delle attestazioni dei dirigenti su eventuali altri debiti fuori bilancio e debiti fuori bilancio per 900mila euro portati nella manovra come semplici poste da finanziare”, per Francesco Spina ci sarebbe quindi stata “approssimazione e superficialità mai verificatesi al comune di Bisceglie”. Per l’ex sindaco però il motivo principale per cui il suo schieramento ha votato contro il riequilibrio di bilancio è stato “il rigetto del nostro emendamento con cui chiedevamo il taglio di 70mila euro all’anno agli stipendi del Sindaco Angarano, di Casella e degli assessori. L’avevano promesso in campagna elettorale e ieri si sono rimangiati la parola. Con quei soldi avremmo finanziato: 20mila euro la social card per i più bisognosi, 20mila euro per un fondo per il microcredito contro l’usura, 10mila euro per la pro loco o altre associazioni per l’apertura immediata di musei e beni della città oggi chiusi, 20mila euro per una spiaggia per disabili. Purtroppo questo piccolo miracolo che avrebbe visto unito tutto il consiglio comunale non è avvenuto”.

Ad attaccare ancora più duramente il presunto asse Angarano-Casella è stato l’esponente del Partito Comunista Italiano Franco Napoletano. L’ex presidente del consiglio comunale ha dichiarato: “la scorsa campagna elettorale è stata assolutamente priva di una benché minima schermaglia tra i due, anzi con tanti baci ed abbracci ad ogni occasione di confronto. Il pactum sceleris”, ha proseguito Napoletano, “alla faccia degli elettori ignari, ha avuto modo di essere confermato durante una mitica partita a biliardino, che i due hanno pensato bene di disputare a ridosso del voto, con tanto di foto postata sui social. Di qui “il patto del biliardino”, emblema della nuova Amministrazione Angarano-Casella”. L’esponente della sinistra cittadina ha poi aggiunto: “al primo Consiglio Comunale, il definitivo suggello: Angarano Sindaco e Casella Presidente”. Napoletano ha voluto specificare come non ci sia nulla di personale sulla scelta di Casella come Presidente del Consiglio comunale “sacrosanto che potesse essere lui, secondo consigliere più “anziano” in servizio”, l’esponente dell’opposizione ha però fatto notare come “se l’intendimento era quello di eleggere a Presidente un consigliere di opposizione, il Sindaco avrebbe dovuto correttamente rivolgersi all’intera opposizione e chiedere che fosse stata la stessa ad avanzare una proposta unitaria alla maggioranza. Invece, il Sindaco Angarano si è arrogato il diritto di indicare e fare votare direttamente Casella”. Napoletano ha quindi concluso sottolineando come tutto questo “sembra essere il primo passo per un allargamento formale della maggioranza (sostanziale, già lo è) o, all’occorrenza, per una diversa maggioranza. Come dire che all’inciucio non c’è mai limite, beffando ogni proclama di politica nuova. La nostra opposizione sarà sui problemi e senza pregiudiziali ed ostruzionismi, partendo dal rispetto della legalità e della trasparenza degli atti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda sembra essere il Movimento 5 stelle che con Enzo Amendolagine ha dichiarato: “è chiaro che per i prossimi cinque anni a Bisceglie ci sarà una sola vera opposizione: quella del Movimento 5 stelle”. L’esponente pentastellato ha voluto dapprima rassicurare tutti gli elettori “ ho votato Gianni Casella come Presidente del Consiglio Comunale nella speranza che si dimostri una figura di piena garanzia per la massima assemblea cittadina. Ma ci tengo a chiarire che se i rumors di eventuali allargamenti della maggioranza a Casella dovessero concretizzarsi, il Movimento 5 stelle di Bisceglie sarà il primo a chiederne le immediate dimissioni”.

L’esponente grillino ha poi compiuto un commento generale su tutti i principali temi del primo consiglio comunale partendo dalla questione del voto sulle presunte incompatibilità dei consiglieri Spina e Innocenti e la contestata ineleggibilità di Di Tullio. L’esponente cinquestelle ha sottolineato come il punto fosse molto delicato e complesso, nonché difficile da approfondire senza un parere tecnico e per questo Amendolagine ha proposto al consigliere di chiedere un “parere da parte dell’Avvocatura dello Stato ed essendo stata disattesa tale richiesta ho espresso un non voto sul punto mediante astensione”. Amendolagine ha anche contestato la composizione della giunta Angarano: “Le diverse anime della coalizione della Svolta, quelle che vanno dalla destra alla sinistra passando per i circoli legalitari e per i transfughi spiniani, sono stati accontentate. Persino il ruolo affidato a Tonia Spina potrebbe essere interpretato in tal senso. Una squadra a volte incolore a volte con precisi azionisti di riferimento. Alla faccia del cambiamento e delle mani libere” Per i cinquestelle “azioni spot come quelle di una alquanto approssimativa pulizia straordinaria della città sono inutili. Bisogna lavorare da subito ad una seria riorganizzazione del servizio di igiene urbana, anche con l’indizione di una nuova gara se necessario”. Sul tema sicurezza l’esponente pentastellato ha inoltre “ribadito di essere stato il solo a parlare di possibile criminalità organizzata che si insidia sul territorio. Bisogna tenere alta la guardia e istituire subito uno sportello antiracket e la consulta permanente della legalità e dell’antimafia”. Sempre sul futuro il Movimento 5 stelle ha toccato il tema del Piano Urbanistico Generale: “Proporremo il coordinamento con il Piano Paesaggistico Regionale per ampliare al massimo le aree di salvaguardia della nostra città da ulteriori cementificazioni e speculazioni edilizie”.

Infine i pentastellati hanno toccato il tema delle variazioni di bilancio: “approvate con il nostro solo voto contrario. Angarano le ha volute far passare essenzialmente come un’eredità di una mala gestione precedente, soprattutto relativamente ai debiti fuori bilancio. Le variazioni”, prosegue Amendolagine, “costituiscono comunque un atto politico e ci saremmo aspettati maggior coraggio e indirizzo politico dal nuovo sindaco su questo fronte. Invece poche risorse per le scuole, nessuna presa di posizione sostanziale sulle consulenze legali”. Perplessità sono state presentate da Enzo Amendolagine sulla “condotta dell’operazione di vendita delle quote della farmacia comunale “svenduta” utilizzando  parte dei proventi e cioè 170mila euro per interventi di adeguamento degli stadi Ventura e Di Liddo, per i quali recentemente sono stati effettuati già interventi strutturali e di messa a norma. Non sarebbe stato meglio concentrarsi su interventi prioritari quali ad esempio la sostituzione di finestre in plexiglas per rendere idonei gli ambienti scolastici del plesso di via Fani?”. Infine l’esponente grillino evidenzia come “il sindaco Angarano ha già provveduto attraverso la manovra di assestamento di bilancio a coprire la richiesta di circa 623mila da parte dell’Azienda di Servizio di Igiene Urbana Ambiente 2.0, secondo parere dell’azienda per impegni di natura extra contrattuale.  Il pagamento comporterà un aumento della Tari per i cittadini biscegliesi”.