“Da una certificazione rilasciata dalla tesoreria comunale per una delle tante procedure di pignoramento di somme comunali, risulta (evidenziata in giallo in foto a destra) la somma complessiva (oltre 1 milione di euro) delle risorse comunali ‘congelate’ da pignoramenti. Significa che ci sono moltissime sentenze di condanna esecutive che non vengono pagate immediatamente, producendo ingenti danni alle casse comunali per interessi e spese accessorie”. Lo dichiara attraverso una nota il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina.

“Ricordiamo che la legge dà un termine di 120 giorni ai Comuni dopodiché il creditore può pignorare le somme depositate presso la tesoreria comunale. Significa, quindi – continua – che il Comune è un cattivo pagatore, fa decorrere quasi sempre (tranne quando il creditore è baciato dalla dea fortuna) il termine di legge di 120 giorni e fa piangere ai cittadini somme che dovrebbero stare, invece, nella disponibilità di famiglie e imprese. Un ente pubblico di fronte a un provvedimento di condanna esecutivo deve pagare nei termini di legge e non certamente fare ostruzionismi o altre forme di abusi come pagare per esempio alcuni cittadini e rallentare per altri (più antipatici?). Inoltre, per dichiarazioni rese in consiglio comunale, il pignoramento presso terzi eviterebbe il passaggio, secondo questa teoria (non condivisibile), del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, eludendo così il richiamo della Corte dei Conti”.

“Se a revisori e amministratori comunali sta bene così, con gestioni (da masseria) allegre, i cittadini invece si dolgono e piangono le enormi somme di denaro spese inutilmente, a causa dei capricci e ritardi comunali, in costi legali e interessi, anziché essere destinate al sostegno di famiglie e imprese della città. Quando pagano gli stipendi raddoppiati a sindaco e assessori – si domanda in chiusura Spina – fanno ritardo o precisi il 27 di ogni mese quei soldi arrivano con il ‘diretto’ sui conti correnti della giunta Angarano-Silvestris? Certo che è una pena vedere come hanno ridotto il Comune di Bisceglie”.