“Mamma adorata, quando riceverai la presente sarai già straziata dal dolore. Mamma, muoio fucilato per la mia idea. Non vergognarti di tuo figlio, ma sii fiera di lui. Non piangere Mamma, il mio sangue non si verserà invano e l’Italia sarà di nuovo grande. Addio Mamma, addio Papà, addio Marisa e tutti i miei cari; muoio per l’Italia. Ricordatevi della donna di cui sopra che tanto ho amata. Ci rivedremo nella gloria celeste. Viva l’Italia libera!”

Ci sono parole toccanti nelle lettere dei condannati a morte della Resistenza Italiana. Le rileggiamo ogni volta con tensione interiore, ne onoriamo il ricordo, ci soffermiamo a riflettere. Perché la memoria deve farsi riflessione per trasmettere i valori fondanti della nostra Costituzione, libertà, giustizia sociale, antifascismo, per i quali i nostri nonni, partigiani e soldati, hanno lottato strenuamente, anche con il sacrificio estremo.

Lo abbiamo fatto anche quest’anno, senza corteo, senza le bandiere sventolate dagli studenti, senza i passi silenziosi e decisi dei tanti biscegliesi che ogni 25 aprile sfilano per festeggiare la Liberazione dal nazifascismo. Lo abbiamo fatto in forma riservata, con Antonello Rustico, presidente della sezione ANPI Bisceglie e la benedizione di Don Franco Lorusso, posando tre corone in memoria dei caduti, in rappresentanza di tutta la Città di Bisceglie e per celebrare la nostra Italia liberata!

Buon 25 aprile!