“La mia missione in Europa è quella di bloccare la diffusione della Xylella”, a dichiararlo è stato Sergio Silvestris candidato con Forza Italia al Parlamento Europeo nelle elezioni del prossimo 26 maggio.

Silvestris è intervenuto nel corso di diversi incontri, tenutisi nella scorsa settimana in Puglia, sul tema Xylella: “La crescita di piante di olivo, mandorlo ed oleandro infettate si è estesa gradualmente, arrivando a contagiare circa il 40% dell’intera Puglia (quasi cento volte più degli 8.000 ettari dell’autunno 2013). Il numero di piante che sono state estirpate fino ad ora, in modo incompleto e tardivo, è di poche migliaia”.

Il candidato di Forza Italia ha poi evidenziato come “Dal sud del Salento la Xylella è già arrivata a Monopoli, e di questo passo ci vorrà molto poco perché arrivi anche nella nostra terra. In mancanza di dati aggiornati, Coldiretti e Confagricoltura hanno stimato in 2 miliardi di euro il danno ed in 20 milioni le piante compromesse. Questo quadro è ovviamente destinato a peggiorare con il tempo”. Per Silvestris il problema Xylella ha dimensioni ancora più grandi ed è appannaggio di tutto il continente: “Ormai la Xylella  è presente in buona parte dei Paesi europei, questo è segno che l’Unione non ha una legislazione in grado di ostacolare l’importazione di questo parassita. È necessario seguire controlli accurati seguendo i metodi della quarantena ma per fare questo ci vogliono delle buone leggi e strutture adeguate”.

Per il candidato biscegliese al Parlamento Europeo “Occorrono fondi per finanziare le estirpazioni delle piante infette, il reimpianto di nuovi ulivi resistenti al batterio, e l’indennizzo delle aziende agricole e dei frantoi coinvolti da questa catastrofe. Bisogna finanziare progetti di studio per contrastare il batterio”, conclude Silvestris, “ho condiviso questa riflessione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bari. Nell’immediato futuro si dovrà anche impostare un nuovo ordinamento agricolo che tenga conto delle esperienze già maturate, degli aspetti economici, del problema dell’acqua e del clima, del paesaggio, del turismo”.