“Per la seconda volta in questi tre anni, Angarano, nella più vecchia logica della politica, ricorre ai ‘rimpastini’ e ritrova gli equilibri consiliari sacrificando le donne della giunta”. Con queste parole parte il commento del consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, in merito al riassetto in Giunta comunale (leggi qui).  

Gli assessori uomini non si toccano, mentre, come era successo a Tonia Spina e Vittoria Sasso (che hanno avuto la coerenza e la dignità di dimettersi rinunciando allo stipendio) le donne entrano ed escono da Palazzo San Domenico – continua – con le porte girevoli riservate da Angarano alle donne impegnate in politica. La cultura, In particolare, per la terza volta cambia gestione dimostrando il fallimento delle politiche culturali che Angarano considerava perno della sua campagna elettorale”.

“Stendiamo un velo pietoso sulla volgare spartizione di deleghe tra gli uomini ‘intoccabili’ della giunta Angarano, con il fallimento dell’igiene urbana conclamato dalla defenestrazione del vice-sindaco Angelo Consiglio (spaventato evidentemente dall’inquietante situazione creatasi). Insomma, in modo gattopardesco, come Giuseppe Tommasi Di Lampedusa descriveva il mondo siciliano, Angarano fa finta di cambiare tutto, ma non cambia niente. La dimostrazione: lo schema di bilancio che gli assessori dovrebbero predisporre e preparare con il DUP (già approvato), vedrà le neo assessore completamente estranee alle scelte amministrative già decise. Non sanno, ahi loro, che chi decide è dietro alle quinte – sostiene in chiusura Francesco Spina – e che loro dovranno semplicemente incassare uno stipendio senza poter decidere nulla. Avranno il coraggio la Bianco e la Lorusso di far cambiare lo schema di bilancio già predisposto per introdurre le loro novità?”