“Il 14 maggio 2019, prima di votare la lottizzazione 165, Angarano approvava la stessa bozza di Pug per la quale ora, a iter completato, dichiara il conflitto di interessi per proprie situazioni personali”. Ad evidenziarlo è il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina.  

“La Giunta in un anno ha comprato tante proprietà personali da entrare in conflitto di interessi? La bozza portata a dicembre 2020 – prosegue Spina – è stata cambiata rispetto a quella già approvata dalla Giunta Angarano a maggio 2019. Inserendo nella varianti del Pug le proprie proprietà? Oppure oggi la dichiarazione di conflitto di interessi collettiva è una scusa per rallentare l’iter e consentire di stipulare prima le convenzioni per la 165?”.

La situazione è gravissima – commenta il consigliere di minoranza – e diventa necessario il coinvolgimento della Procura, Segretario Generale e Dirigente Utc con la evidente prova di una reato (commesso con la delibera di maggio 2019 o con quella del 2020: il conflitto o stava nel 2019 e continua stare o non stava prima ed è stato inventato con una forzatura nel 2020), trasmettano gli atti immediatamente alle autorità competenti come pubblici ufficiali: ne sono obbligati. Il presidente del consiglio comunale convochi un consiglio comunale per discutere sulla vicenda Pug, che è l’anima di una comunità e non può essere frenato da possibili intenti speculativi di chi governa la città”.

Si fughino i dubbi di questa inquietante vicenda: Angarano ha presentato programmi ai biscegliesi e ha votato la delibera di maggio 2019 di approvazione del Pug nascondendo i propri conflitti di interessi e commettendo possibili abusi. Un conflitto di interessi che a Bisceglie – conclude Francesco Spina – fa impallidire il conflitto per anni contestato da Anagrano e Co. a Berlusconi: dopo la conversione a destra di Angarano e l’inciucio con Silvestris tutto è possibile a Palazzo San Domenico?”.