Nel corso della sua relazione all’assemblea nazionale del partito svoltasi all’Hotel Ergife a Roma sabato 13 luglio, il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti ha nominato il deputato biscegliese Francesco Boccia responsabile del dipartimento economia e società digitale.

“Abbiamo accumulato in passato troppo ritardo rispetto ai partiti di governo”, ha spiegato Zingaretti, “ma non copieremo mai le loro esperienze, faremo della trasparenza assoluta e della partecipazione libera i nostri punti fermi. Con il partito digitale puntiamo a 4 obiettivi: partecipazione, fiducia nelle relazioni sociali, attivismo digitale e trasparenza. Non vogliamo la piattaforma Rousseau basata sulla commentocrazia, il nostro sarà un luogo aperto di competizione civica, di democrazia, fiducia e trasparenza. Ho chiesto a Francesco Boccia di coordinare questo lavoro sul Pd digitale“. 

Da oggi il Partito Democratico scrive una nuova pagina“, ha commentato Boccia in seguito al conferimento della nomina, “La nostra società è stata completamente trasformata e stravolta dal digitale e la politica ha fatto fatica a prenderne le misure, il Pd in particolare in questi anni è rimasto indietro, come ha detto Zingaretti, rispetto a Lega e al M5S forse per aver sottovalutato il fenomeno sociale e forse per non averne colto le potenzialità. Dalla Costituente delle idee si cambia tutto; ringrazio il segretario Zingaretti per la fiducia e per la grande responsabilità che mi ha accordato nel dirigere questo lavoro che riguarda tutti noi sulla costruzione del Pd digitale e sulle politiche connesse all’economia e alla società digitale”.

Sfideremo Rousseau e la Bestia di Salvini che fanno dell’opacità il comune denominatore, su trasparenza, contenuti e innovazione. Creeremo una piattaforma digitale per consentire a tutti i cittadini, agli iscritti Pd di partecipare e fornire il proprio contributo per migliorare il sistema paese innescando una vera e propria competizione civica”, ha aggiunto il deputato dem, “La tecnologia e il digitale devono diventare uno strumento propositivo per costruire non per distruggere o per alimentare odio e rabbia. Sarà la base del nuovo partito che verrà fuori anche dal lavoro prezioso sullo statuto che farà Maurizio Martina in questi mesi. Per noi la piattaforma non sarà mai commentocrazia a cui ci ha abituato il M5S, ma una piattaforma open source con funzionalità inedite e rivoluzionarie. Creeremo un nucleo di esperti su blockchain per sviluppare il primo reale sistema di votazione online certificato. La sfida è aperta e la vinceremo insieme”.