“La tragica caduta del ponte di Genova ha acceso nuovamente i fari sulla sicurezza del Ponte Lama di Bisceglie”, a dichiararlo dal suo profilo facebook è l’esponente dell’opposizione Franco Napoletano. “Sono troppi anni che segnalo con forza, inascoltato, il problema”, prosegue l’esponente del Partito Comunista Italiano, “quando ero sindaco, feci inserire la realizzazione dell’opera di allargamento del Ponte Lama nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Le Amministrazioni Comunali successive non si sono mai impegnate in quella direzione”.
“Da deputato, dopo avere inutilmente tentato di fare approvare un emendamento alla Legge Finanziaria del 2007”, prosegue l’ex Presidente del consiglio comunale, “per fare finanziare l’opera, feci approvare dalla Camera dei Deputati un ordine del giorno, che impegnava il Governo Prodi comunque a finanziare l’opera stessa. Caduto quel Governo, dopo pochi mesi, non mi risulta che nessun altro parlamentare biscegliese si sia mai impegnato perché i Governi successivi (di diversa estrazione politica) finanziassero quel progetto. Nel frattempo”, denuncia ancora Napoletano, “gli alberi di fichi e le erbacce sono cresciuti rigogliosi”.
“Nel mese di luglio del 2011, da semplice consigliere comunale”, aggiunge l’ex sindaco, “ho presentato, a nome dei Comunisti Italiani, una interrogazione consiliare all’allora Amministrazione Comunale, per sollecitare iniziative immediate, che mettessero in sicurezza il Ponte Lama, nonché l’attuazione del progetto che giace ormai da anni nei cassetti comunali. Intervento inutile”. L’esponente della minoranza ricorda ancora come “nel gennaio del 2016 (in tempi davvero non sospetti, oltre due anni e mezzo fa), da presidente del consiglio comunale, sono intervenuto nuovamente e con vigore, denunciando i rischi strutturali del nostro Ponte murattiano (risalente a più di 200 anni fa, quando non esistevano autoveicoli ed i carichi erano diversi) e sollecitando l’urgenza della realizzazione del progetto del nuovo ponte (che non abbatte l’esistente, ma lo sovrappone con un altro più largo e resistente). Ancora intervento inutile”.
Napoletano insiste ancora ricordando come “nelle diverse elezioni amministrative (non solo nelle ultime e recenti) che mi hanno visto candidato Sindaco,  ho sempre inserito nel programma mio e della mia coalizione la priorità del ponte lama”.
Infine quindi Franco Napoletano lancia un chiaro e sentito appello al sindaco Angarano e alla amministrazione affinchè: “il Ponte Lama sia oggetto di una perizia tecnica che ne verifichi immediatamente la sicurezza; il Comune si attivi per la realizzazione del progetto del nuovo Ponte Lama, anche, nel caso di mancato finanziamento statale, accendendo un mutuo, a tasso agevolato, da ammortizzare anche in trent’anni, con la Cassa Depositi e Prestiti (il Comune, che ha un bilancio sano, può ancora contrarre mutui per le opere pubbliche); si rimuovano immediatamente gli oltre 20 alberi di fichi che crescono tra le pietre del ponte, oltre alle numerose sterpaglie, che ne minano l’integrità strutturale”. Tutto questo, conclude Napoletano, dovrà esser fatto “prima che possa essere troppo tardi e che qualcuno debba pagare per le proprie responsabilità”.