“Apprendiamo che il Tar ha disposto, accogliendo un ricorso dei lottizzanti della maglia 165, la sospensione delle clausole di salvaguardia successive all’adozione del nuovo Pug che per la zona della Bi Marmi prevede,  invece, un parco costiero”. Lo dichiarano in una nota congiunta: Vincenzo Arena (Libera il futuro), Enzo Amendolagine, già consigliere comunale, e Mauro Sasso (Pro Natura).

“Quest’ordinanza sconfessa il dirigente dell’Ufficio tecnico che in consiglio comunale aveva rassicurato pubblicamente i consiglieri e la città sul fatto che l’adozione del PUG avrebbe fatto scattare le clausole di salvaguardia, bloccando la lottizzazione. Stiamo approfondendo la questione – prosegue la nota – e diamo appuntamento a un comunicato più articolato nei prossimi giorni in cui illustreremo future iniziative a difesa della costa di levante. Nel frattempo chiediamo al Sindaco Angarano, e ai consiglieri di maggioranza e minoranza, di prendere posizione sulla vicenda, dando seguito alla promessa elettorale di non cementificare“. 

Angarano e i suoi vecchi e nuovi alleati alla Bi Marmi vogliono realmente un parco costiero o palazzi a due passi dalla costa? Noi non ci fermeremo e intraprenderemo, senza nessuna esitazione, tutte le azioni possibili – concludono – per bloccare una lottizzazione che continuiamo a ritenere scellerata”.