Quello giunto in redazione a firma Giuseppe Dell’Olio, componente del coordinamento regionale del Nuovo Centro Destra, non è affatto un comunicato tenero nei confronti di chi, a detta del firmatario, ha voltato le spalle al progetto politico-culturale del partito del Ministro Alfano e, senza mezzi termini, si scaglia contro il vice sindaco Vittorio Fata alla luce dell’appoggio elettorale all’alleanza Emiliano-Spina.

«Mi piace intervenire nel dibattito politico dopo aver letto le dotte considerazioni pontificali del vice sindaco Vittorio Fata, non tanto per confermare la sua tesi tendente a enfatizzare un risultato elettorale da tutti ritenuto un flop (quello del progetto politico Emiliano-Spina), quanto e soprattutto per chiedergli retoricamente: dopo aver pubblicamente abbandonato il partito dell’Ncd contestando e accusando il senatore Cassano per non avere ascoltato o tenuto in debita considerazione le sue sollecitazioni sinistropedi, ovvero dopo aver spudoratamente candidato l’assessore Vittoria Sasso, nella lista Popolari con Emiliano, con quale coraggio o sfacciataggine si permette di firmare il suo intervento affiancando al suo rispettabile nome l’acronimo del Nuovo Centro Destra? – si chiede Dell’Olio – Trattasi forse di errore giornalistico (ndr, non commesso dalla redazione di Bisceglie24: ecco il link al comunicato ricevuto dal vice sindaco Fata il 3 giugno scorso) o di furbizia tesa al mantenimento di ruoli infangati da comportamenti incoerenti e di convenienza?».

E aggiunge: «Attendo gli eventi, intanto, per chiarezza dei lettori e degli elettori, voglio ricordare che il Nuovo Centro Destra ha sostenuto il candidato presidente Professor Schittulli e ha presentato liste comuni con il Movimento Politico Schittulli, candidando nella nostra circoscrizione l’amico ragionier Antonio Di Pierro, risultato il più suffragato della sua lista nella provincia Bat grazie al lavoro dei dirigenti locali, cui va il mio plauso per l’impegno profuso, e al sostegno leale e convinto degli amici e dei simpatizzanti che ringrazio di cuore per la libera espressione di voto».

La conclusione è pungente e netta: «Il Nuovo Centro Destra, da ricomporre, ricostruire, rifondare, ricompattare, può, anzi, deve fare a meno di questi uomini».