Francesco Napoletano, consigliere comunale del gruppo “Il Faro-P.C.I.”, torna a denunciare la “grave situazione igienico-sanitaria” esistente in Strada Priore e Arco Priore. Napoletano evidenzia “il perdurante stato di abbandono dello stabile ubicato in Strada Priore, ricettacolo e rifugio di numerosissimi piccioni, le conseguenti e copiose deiezioni rilasciate, nella citata Strada, dai predetti volatili, con comprensibile disagio dei residenti e dei passanti, la presenza, nella zona indicata, di numerosi scarafaggi, penetranti con facilità nelle abitazioni limitrofe e l’esistenza, in Strada Priore, di porte d’ingresso arrugginite, che costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità, specie per minori incauti”. 

“Denunciavo il cedimento, da tempo, del tetto del menzionato stabile degradato di Strada Priore, con infiltrazioni di acqua piovana che danneggiavano gli immobili adiacenti”, prosegue Napoletano. “Sta di fatto che, a tuttoggi, risulta che il Comune abbia provveduto solamente a chiudere l’Arco Priore, in entrata ed in uscita, con antiestetici pannelli di legno, inibendo il transito pedonale. Sulla base di quanto rappresentato, il rimedio del Comune si appalesa del tutto parziale, semplicistico ed errato, oltre che di pessimo gusto. Quasi punitivo per quei cittadini che hanno ritenuto di lamentarsi per il disagio che sono costretti a subire, mostrando fiducia nei confronti delle Istituzioni comunali”.

“Nel reiterare la richiesta di ordinanza contingibile, che elimini ogni pericolo e consenta al Comune gli urgenti lavori in danno dell’inottemperante all’ordine dell’Autorità, si chiede di rimuovere con immediatezza le barriere lignee da Arco Priore, ripristinando il transito pedonale”, conclude il consigliere comunale d’opposizione .”Mi viene riferito, e la cosa sorprenderebbe non poco, che il Dirigente dell’Area Tecnica comunale avrebbe invitato taluni residenti a munirsi di una relazione tecnica di parte, a proprie spese, che possa giustificare l’Ufficio Tecnico a rimuovere quei pannelli. Dunque, al danno, la beffa. L’Ufficio Tecnico comunale, pur munito di numerosi e qualificati tecnici, mostrerebbe di avere bisogno della relazione di altri tecnici esterni per attestare la mancanza di un pericolo che giustifichi la rimozione dei pannelli”.