Francesco Boccia, candidato al Senato per il PD nel collegio plurinominale Puglia 01, è l’unico biscegliese eletto al Parlamento in questa tornata elettorale. Al senatore appena rieletto sono subito giunte le congratulazioni del Circolo PD di Bisceglie e del Presidente Bartolo Sasso: «Dal circolo di Bisceglie vogliamo fare i complimenti al nostro concittadino Francesco Boccia, eletto al Senato per il Partito Democratico. Francesco Boccia è un figlio della nostra terra ed è una garanzia per Bisceglie e per tutta la Puglia; non è un caso che i tanti provvedimenti in favore del nostro territorio portano la sua prima firma. E ne siamo orgogliosi. Dal Senato difenderà gli interessi di Bisceglie e della Puglia e continuerà, con competenza e determinazione, il grande lavoro fatto sempre al servizio del nostro territorio, della nostra città e di tutti i pugliesi. Buon lavoro da tutto il PD di Bisceglie».

Non ce l’hanno fatta, invece, gli altri tre biscegliesi in corsa per un seggio: Davide Galantino (Fratelli d’Italia), Gianni Casella e Stefania D’Addato (Azione-Italia Viva).

Stefania D’Addato, candidata al collegio uninominale Puglia 02 per il Senato con Azione-Italia Viva, ha commentato il risultato con un post sui social: «È andata bene. Più che bene. Oltre ogni aspettativa. Un mese intenso che ha dato i suoi frutti. Un dato, quello del Senato, eccezionale per la mia città: 2670 voti. E 18.000 complessivi nel collegio. E non è poco per un partito così nuovo che ha dovuto competere con partiti ben strutturati da anni. Ringrazio tutti, per primo Gianni Casella Compagno di viaggio che ha fatto registrare un risultato alla Camera eccellente. Al segretario provinciale Nicola Colangelo , a tutto il direttivo della Bat. E tutti quelli che hanno scelto di votarmi. Agli amici, alla famiglia, a chi ha creduto in me. A mio figlio Francesco, che non mi ha abbandonata neanche un minuto. E che mi da la gioia di continuare».

Anche Davide Galantino, candidato alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia nel Collegio Plurinominale Puglia 01, ha affidato ai social le sue riflessioni sull’esito delle votazioni: «Ci sono tanti modi per servire la propria Patria. Io continuerò a farlo, come faccio da 25 anni, col tricolore nel cuore e vestito della mia seconda pelle: la divisa. Nonostante la schiacciante vittoria di Fratelli d’Italia per queste politiche nazionali, in Puglia il partito di Conte ha avuto la meglio rispetto ai singoli partiti e questo ci ha penalizzati nella ripartizione dei seggi. Solo questo ha impedito l’elezione nel mio collegio dove Giuseppe Conte, di fatto, era lo sfidante. Accetto dunque questa risposta democratica senza polemica né rimpianti, poiché, continuerò a sostenere, sempre, che la politica non è un mestiere ma una missione, affidata dal popolo. Oggi questa missione è stata affidata ad altri, non a me. Ttiferò per i miei Fratelli d’Italia e la nostra leader Giorgia Meloni, che ringrazio per l’opportunità concessami e che oggi ha la responsabilità di prendere le redini della nostra amata Patria». 

Nella tarda mattinata odierna è giunto anche il commento da parte di Gianni Casella, candidato al collegio uninominale Puglia 02 per la Camera con Azione-Italia Viva. A Bisceglie il partito di Azione-Italia Viva ha ottenuto circa il 16%, più del doppio del risultato conseguito a livello nazionale. «Io ho provato ancora una volta a trasmettervi il mio impegno e la mia volontà – afferma – nel rappresentare al meglio questa mia fantastica Città e questo splendido territorio, ma non ce l’ho fatta. Ho perso. Sarebbe sbagliato negarlo, a prescindere da quanti voti presi e da percentuali che potrebbero alla fine sembrare rincuoranti. Non è così, bisogna ammetterlo.Non si può negare e non prescindere da tutto questo, che alla fine si è perso. Ci siamo ritrovati a votare con un sistema elettorale così strano, che ha permesso venissero eletti deputati e senatori non conoscono nemmeno la Città in cui sono stati eletti. Un esempio? Salvini eletto a Bari oppure Rita Dalla Chiesa eletta a Molfetta. E così molti altri. Credo sia urgente e necessario riformulare questo sistema elettorale, tornando alle preferenze. Tornare a mettere il cittadino al centro, permettendogli così davvero di scegliere chi possa rappresentarlo al meglio. Detto ciò, io ci ho messo tutte le forze ed il mio tempo, come sempre fatto nella mia vita, sottraendolo a discapito del mio lavoro, degli affetti più cari, dei miei veri amici ma soprattutto della mia famiglia. Ora non mi resta che augurare il meglio a coloro che sono stati eletti in nostra rappresentanza».