“La nostra città, durante il periodo estivo, è una meta desiderata dove poter trascorrere spensieratamente il proprio tempo. A tal proposito, chiedo all’attuale amministrazione: quali programmi sono previsti per l’estate biscegliese? Maggio è alle porte e, ad oggi, non vi è neanche l’ombra di un principio di programmazione. Molfetta, ad esempio, ha già stilato un’imponente serie di eventi con artisti di fama nazionale che allieteranno le serate dei loro concittadini e che incrementeranno l’afflusso di turisti. Il Comune di Trani ha partecipato alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) presentando il proprio cartellone”. Con questi quesiti parte il comunicato a firma Marco Di Leo.

“Bisceglie, invece, non è pervenuta. Spesso, populisticamente, sono state mosse critiche riguardo la bontà di questi grandi eventi: io, invece, credo possano essere un volano per l’economia locale. Lo credono anche Confcommercio e AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), che, nel 2017, hanno pubblicato un documento realizzato dal CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica). Cito l’incipit: <Un evento non rappresenta solo un’occasione di spettacolo e di intrattenimento per il pubblico ma è anche uno strumento con cui generare ricadute economiche positive attraverso la spesa attivata dai visitatori e dagli organizzatori che, a seconda della portata dell’iniziativa e del livello territoriale, può sostenere il tessuto economico locale e, nel caso dei grandi eventi, anche la crescita e lo sviluppo economico di un territorio più ampio>.

“Vorrei rivolgere a chi di competenza una serie di osservazioni – prosegue Di Leo – con la speranza che possano pervenire risposte concrete, possibilmente non sui social network. Lo scorso anno, con una Delibera di Giunta, è stato presentato l’avviso pubblico ‘Bisceglie tutto l’anno’. Di questo avviso, da me criticato per la mancanza di ‘coraggio’, si sa ben poco. Forse non aiuterebbe a raggiungere i risultati passati della nostra città, ma sarebbe in grado, quantomeno, di aggiungere colore alla ‘bella stagione’. Auspicando sempre che non ci siano il solito gruppo di persone o la solita band pronti ad esibirsi e ad esporsi. Sarebbe altresì interessante capire se è prevista l’apertura dei musei presenti nella nostra città”.

Sono amareggiato e stanco. Stanco come la cittadinanza che non può più attendere i risultati di una Svolta davvero fallimentare. Il programma presentato nel 2018 avrebbe dovuto stravolgere la città: oggi, a quattro anni di distanza, possiamo dire che il fumo negli occhi non fa politica. La città è peggiorata e ci sono tanti rimpianti per le nostre numerose proposte rimaste inascoltate – conclude Di Leo – esattamente come quelle di chi le ha avanzate dai banchi di opposizione. Quella parte di opposizione vera, che, differentemente da chi attacca a telecamere accese e poi concretamente sostiene l’amministrazione, non fa sconti e che ha a cuore il bene della città”