“E sono 50, dopo quelli riconosciuti nell’ultimo consiglio comunale, i debiti fuori bilancio emersi negli anni 2018 e 2019, ma portati in consiglio comunale per essere coperti e finanziati con il bilancio 2020. Ma ce ne sono molti altri non fatti emergere. Un’operazione, quella del riconoscimento in tempi diversi dalla loro emersione, che mira ad evitare che possa saltare, per mancanza di coperture, il conto consuntivo del 2019, che doveva essere per legge l’anno finanziario a cui imputare questi 50 debiti fuori bilancio e gli altri che usciranno nei prossimi giorni”. Con queste parole il consigliere d’opposizione Francesco Spina, a poche ore dalla convocazione del consiglio comunale, torna all’attacco dell’amministrazione Angarano.

“Non si tratta di debiti fuori bilancio fisiologici, ma di debiti nascosti dal Comune per mancanza di risorse. In altri tempi sarebbe stata proposta o imposta da organismi competenti la misura del predissesto (almeno), in considerazione che il termine per approvare il conto consuntivo 2019 è già scaduto da tempo (il 30 giugno) e non ne circola neanche una bozza”, prosegue Spina. “È inquietante vedere come alla spasmodica attenzione verso i conti del Comune di Bisceglie, relativamente agli anni delle amministrazioni precedenti in cui i bilanci erano floridissimi e la “cassa” del comune era multimilionaria, si sia sostituita la noncuranza totale per la situazione biscegliese.Non esiste più una norma o un termine che si rispetti o un servizio pubblico affidato con gara pubblica da ormai 3 anni. Le altre amministrazioni delle città limitrofe in silenzio, osservano come le ordinarie norme dell’ordinamento comunale a Bisceglie siano interpretate come mere raccomandazioni alla cui inosservanza non corrispondano le sanzioni previste dalla legge. E noi consiglieri di opposizione chiediamo da quasi un anno di poter conoscere la situazione debitoria e finanziaria del Comune con note inviate al sindaco, al segretario generale e agli organi dello Stato competenti per tali controlli. Tutto ciò inutilmente”.