Bilancio consuntivo 2017 del comune di Bisceglie approvato grazie all’astensione della minoranza. L’opposizione presente in aula ha di fatto evitato il commissariamento del comune di Bisceglie permettendo l’approvazione dell’importante documento economico, la presenza dei consiglieri di minoranza è stata determinante per il raggiungimento del numero legale e l’avvio della seduta del consiglio dopo la raffica di dimissioni dei consiglieri di maggioranza. L’approvazione del bilancio consuntivo era necessaria sia per rispettare i termini di legge fissati dalla prefettura sia per poter procedere ad alcune manovre di variazione necessarie per sanare la posizione degli stipendi di alcuni dipendenti pubblici che da mesi non percepiscono lo stipendio per servizi di guardiania dei bagni pubblici.

Primo a prendere la parola dai banchi dell’opposizione è stato il consigliere Gianni Casella: “Questo consuntivo non ci appartiene, non lo condividiamo. Quello che è successo è di una vergogna inaudita ma ci impone un atto di responsabilità. Solo una mente diabolica poteva arrivare sino a tal punto, una mente che non vuole bene a questa città, ai dipendenti senza stipendio e ai disoccupati”. Il candidato sindaco della coalizione #nelmodogiusto ha proseguito il suo duro attacco agli assenti della maggioranza senza fare sconti “Invece di preoccuparsi delle famiglie di questa città si dimettono, che atto è? Come lo giudicate? Poi si candidano pure”. Il consigliere di minoranza ha poi chiarito le sue intenzioni di voto “il gruppo che rappresento non condivide la politica di questi anni di amministrazione e non condivide affatto l’atto tecnico politico e amministrativo che si vota, però per un senso di responsabilità istituzionale e di rispetto per i lavoratori che hanno bisogno, ci assumiamo la responsabilità tenendo il numero legale e dando un’astensione tecnica e non politica. Astensione necessaria per la comunità. Quando gli assenti di oggi vi verranno a chiedere voti diteli che si devono vergognare”.

Successivamente ha preso la parola, sempre per l’opposizione, Angelantonio Angarano: “L’assenza della maggioranza vuol dire non aver capito dopo decenni cosa significa fare politica, questo significa non avere amore per la città”. Angarano ha poi sottolineato come in questi anni “noi dell’opposizione abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo dimostrato rispetto per le istituzioni e la politica. Un sindaco che decade e poi si candida al consiglio pur sapendo di non essere eleggibile per via della causa in corso fa sii che tutto si trasformi in una farsa agli occhi dei cittadini. Perché i consiglieri non si sono dimessi prima?”. Per il candidato sindaco della coalizione “Un passo alla svolta” la colpa più grande dello scorso governo cittadino è stato quello di “far trovare ai cittadini l’amministrazione sempre assente, oggi ne abbiamo tra l’altro una dimostrazione concreta e certificata”. Angarano ha inoltre proseguito auspicando che “questa campagna elettorale serva a dimostrare che un modo di fare politica diverso è possibile. La politica non è arrivare sempre prima e da solo ma è arrivare insieme e camminare insieme”. Il candidato sindaco ha quindi concluso annunciando il suo voto di astensione spiegando che l’approvazione del bilancio di quest’oggi “serve per poter sbloccare alcuni provvedimenti e serve per poter garantire a questa città di poter arrivare alla prossima amministrazione in maniera serena, tranquilla e utile. La politica oggi dimostra di essere una cosa utile”.

Hanno preso poi la parola anche gli altri candidati sindaci presenti in aula, Vittorio Fata e Franco Napoletano. Il presidente del consiglio comunale ha dichiarato che avrebbe: “preferito che la consiliatura si fosse chiusa in una maniera più dignitosa, è sempre preferibile che le contese all’interno delle forze politiche in un periodo elettorale rimangano fuori dalle aule”. Napoletano ha poi affermato senza troppi giri di parola come ormai vi sia “una confusione politica che porta al ribaltamento dei ruoli con una minoranza che diventa maggioranza”. Il presidente del consiglio comunale ha quindi concluso auspicando “che nella prossima consiliatura, aldilà delle doverose distinzioni di maggioranza e minoranza, quando ci sono dei punti che possono interessare tutta la cittadinanza, prevalga sempre un senso di responsabilità”.

Il vicesindaco Fata ha esordito dicendo di non voler “giudicare l’operato di ciascuno dei consiglieri comunali, vedo però che c’è una parte di questo consiglio comunale oggi qui presente che dà valore a questa istituzione e che mette da parte la campagna elettorale per essere qui. Registro oggi”, ha proseguito il candidato sindaco, “che a prescindere delle decisioni prese i consiglieri presenti hanno dimostrato rispetto e valori delle istituzioni, Bisceglie ha necessità di persone che sappiano rappresentare e rispettare le istituzioni come voi. Sia pur con confronti e scontri violenti con l’opposizione oggi c’è una sorta di rispetto istituzionale e di onore delle armi”.

A ringraziare l’opposizione per la presenza in aula anche il consigliere di maggioranza Enzo Di Pierro che si è detto inoltre “perso perché nella mia ventennale carriera di consigliere comunale non mi sono mai trovato di fronte a una situazione così poco edificante”. A prendere la parola dai banchi della maggioranza anche il consigliere Marco Di Leo che ringraziando tutti i presenti ha dichiarato la sua intenzione di voto pienamente favorevole.

Seppur marginale alla questione politica è stato l’intervento dell’assessore Vincenzo Valente che ha presentato i numeri del consuntivo 2017: “Il bilancio vede un utile di amministrazione di circa 86mila euro. Nella spesa corrente registriamo le seguenti spese significative: 11  milioni di euro per l’igiene urbana, 8 milioni di euro per gli stipendi comunali, 600mila euro spese legali, debiti fuori bilancio per 650mila euro, nel sociale sono stati spesi 2 milioni e 862mila euro, 400mila euro sono stati spesi per consulenze, i costi istituzionali ammontano a circa 300mila euro, per cultura e turismo si è speso 1 milione di euro mentre per i trasporti 350mila euro, i costi di servizi e manutenzione si aggirano sui 2 milioni e 800mila euro”.

Il documento è stato approvato con tre voti favorevoli e dieci astenuti, la massima assise cittadina ha però votato all’unanimità l’immediata esecutività del punto evitando ulteriori attese e lungaggini burocratiche.

In apertura di consiglio comunale è stata votata all’unanimità la surroga del consigliere Enrico Capurso che ha sostituito il dimissionario Luigi Di Tullio della lista “Il Faro”.