“Grazie al cielo la caduta del grosso ramo di pino al Palazzuolo non ha arrecato danni a persone ma episodi del genere non devono più accadere e si deve lavorare, con scrupolo e rigore, per prevenire situazioni di pericolo”, parla così il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, inmerito alla caduta del grosso ramo nel centro cittadino. “Sin da febbraio scorso gli uffici comunali avevano richiesto espressamente la potatura dei pini all’azienda che si occupa della manutenzione del verde in piazza Vittorio Emanuele II. Ora verificheremo perché ciò non sia stato fatto e le eventuali responsabilità”, sottolinea il primo cittadino, “Nelle scorse settimane il clima incostante e le osservazioni di alcune associazioni ambientaliste potrebbero aver indotto a rallentare o sospendere i lavori di manutenzione. Questa non può essere una giustificazione per quel che è successo ma ci conferma che è arrivato il momento, dopo anni di approssimazione, di ripensare la manutenzione del verde anche attraverso interventi straordinari”.

“Ieri, dopo un sopralluogo con il personale dell’Ufficio tecnico comunale e la relazione agronomica dell’azienda”, ha spiegato Angarano, “è emerso che fosse compromessa la stabilità dell’albero dal quale si è staccato il ramo. Per questo, al fine di evitare altri rischi per l’incolumità pubblica, si è proceduto all’abbattimento, unitamente al taglio del pino all’angolo opposto del Palazzuolo, anch’esso con problemi di stabilità. In entrambi i casi, inoltre, le radici avevano seriamente danneggiato la pavimentazione, creando un evidente pericolo. Gli alberi abbattuti saranno sostituiti da altre specie che siano più adeguate al contesto della nostra villa comunale, con radici che vadano in profondità e non si ramifichino in superficie. La piantumazione negli alloggiamenti rimasti vuoti riguarderà anche altre zone della Città”.

Poi il sindaco conclude: “Convocheremo incontri con rappresentanze di cittadini, associazioni ed agronomi per programmare e condividere con loro anche possibili operazioni di sostituzione delle piante che non sono sane e di quelle che, per il loro apparato radicale affiorante, sono pericolose o inadatte al contesto urbano. Ciò rientra in un progetto più ampio di messa in sicurezza e valorizzazione del nostro patrimonio arboreo. È in corso un monitoraggio generale e va avviato un censimento del verde cittadino, necessità già condivisa con alcune associazioni ambientaliste.