L’approvazione del bilancio consuntivo 2013 e la pronuncia della Corte dei Conti continuano ad animare vibratamente il dibattito politico, anche all’indomani del consiglio comunale del 27 giugno. Il sindaco Francesco Spina ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che “nonostante le indicazioni espresse dalla Corte dei Conti in merito all’andamento del 2011, il Comune di Bisceglie continua a confermare dati economico-finanziari assolutamente confortanti e un trend positivo anche per il 2014”. Pronta la replica di Gianni Casella (Dc), consigliere comunale di opposizione: “Non mi sorprende il fatto che venga nascosta la verità, ormai Spina ci ha abituati a farci vedere ciò che non esiste e ad essere l’assoluto detentore di una non verità”.

Il sindaco francesco Spina

Il sindaco francesco Spina

Il primo cittadino ha rimarcato il fatto di aver adottato da tre anni il bilancio sperimentale, “che ha posto Bisceglie come modello d’avanguardia in Puglia per la programmazione e gestione del bilancio”, sottolineando anche “l’assenza di nuovi mutui durante gli 8 anni di amministrazione Spina”. “L’ istituzione dell’avvocatura comunale e la ferrea disciplina legislativa sulle somme urgenze”, ha continuato Francesco Spina, “conterranno ed elimineranno nel tempo il naturale fenomeno dei debiti fuori bilancio. L’enorme mole di finanziamenti (circa 180 milioni di euro) per opere pubbliche che miglioreranno la vita dei cittadini senza alcun costo o ricaduta sulle casse comunali (si tratta di finanziamenti europei, statali o regionali, niente mutui)”. Il sindaco ha poi rimarcato “l’assoluta puntualità con cui l’amministrazione comunale ha approvato nei termini da 8 anni tutti gli atti relativi al bilancio, nel rispetto della legge”, nonché il “rispetto del patto di stabilità, che rappresenta un cardine della buona amministrazione del comune di Bisceglie”. E, infine, Spina ha evidenziato “l’avanzo di amministrazione certificato ammonta a circa 5 milioni di euro, di cui 600mila euro è immediatamente applicabile ed utilizzabile e la restante parte sarà destinata ai fondi di garanzia del bilancio sperimentale”.

In buona sostanza, “nonostante le cassandre della miope opposizione politica cittadina”, ha concluso Spina, “anche il bilancio 2013 si chiude con un saldo positivo in termini di risultati amministrativi e finanziari. Con i 500 mila euro sprecati per l’inutile elezione comunale del 2013 avremmo registrato un avanzo di amministrazione disponibile di oltre 1 milione di euro ma il dinamismo della mia Amministrazione supererà le difficoltà anche per i continui tagli dei trasferimenti statali ai comuni e tutti i danni causati da alcuni soggetti della cattiva politica cittadina”.

Non si è fatta attendere la replica di Gianni Casella (Democrazia Cristiana), secondo cui “quanto ‘rimproverato’ dalla Corte dei Conti (per i passaggi clou della pronuncia, clicca qui) viene completamente disatteso nel Rendiconto 2013, come se non fosse accaduto nulla, perseverando nell’incidenza negativa della gestione del bilancio”.

“L’avanzo di amministrazione di quasi 500mila euro che Spina dice essere immediatamente spendibili”, continua Casella, “secondo il parere del dirigente del settore finanziario sono vincolati per futuri debiti a sorgere: quindi una non verità. Il comune ha speso da giugno 2013 ad oggi oltre 400mila euro per spese legali esterne nonostante abbia istituito l’ufficio di avvocatura interna. Tutt’ora vengono distribuiti incarichi a legali anche per le cadute a causa di buche stradali, è ridicolo”.

Casella

Il consigliere comunale Gianni Casella (Dc)

E ancora: “Il Comune spende oltre 250mila euro per incarichi di consulenze esterne (amici e ex candidati nelle proprie liste), acquista quote azionarie della società che gestisce il porto per 400mila euro cash, una società che ha perdite rilevanti cosi come dichiarato dal Collegio dei revisori, tali da dover costringere il comune ad uscire altro danaro per coprire tali perdite. Siamo soci di maggioranza di una Farmacia Comunale, anch’essa in perdita, il cui amministratore unico si aumenta il proprio compenso. Alla faccia dei cittadini e del danaro pubblico investito”.

“Abbiamo oltre 2,4 milioni di euro di ulteriori debiti fuori bilancio, che a parere delle Corte dei Conti pregiudicano gli equilibri dell’Ente. Non abbiamo una politica di programmazione di investimento strutturale per la nostra città”, rimarca l’esponente della Democrazia Cristiana. “Si continuano ad aprire baracchini sul litorale in barba alla Legge Regionale senza che si sia approvato il Piano delle coste. Si vincola un intero paese in materia urbanistica con un vecchio strumento, il Put, su un vecchio piano regolatore dopo 15 anni. Abbiamo i lavori pubblici e di manutenzione e sono le solite imprese che vi lavorano. Abbiamo un tasso di disoccupazione crescente e una percentuale elevata di chiusura delle nostre aziende che conseguentemente licenziano i propri dipendenti. Il programma estivo non esiste e i paesi vicini, vedi Molfetta o Trani, fanno il boom. Tra un po’ arriverà la nuova tassa sulla spazzatura (Tari) e la nuova Tasi, altre tasse da pagare”.

“Insomma”, conclude Gianni casella, “a quanto sembra le opposizioni sono una cassandra e pure miopi. Giudicate un po’ voi cari cittadini. Nel frattempo doniamo 160mila euro per una “Scelta” di Michele Placido, mentre c’è gente e ci sono famiglie che stentano ad arrivare a fine mese. Giudicate voi”.