La sentenza del Tar Puglia sul bilancio 2019 del Comune di Bisceglie continua ad animare l’agone politico. Nuovi durissimi interventi sono giunti dai partiti di opposizione al sindaco Angarano.

Il PCI ha dichiarato che il sindaco Angarano “fa danni” perché non è “capace neppur di far approvare regolarmente il proprio bilancio”. La forza politica di opposizione prosegue sottolineando come “le opposizioni avevano cercato, pur contrarie nel merito, di far correggere gli evidenti errori procedurali, ma il sindaco, che detiene anche la delega al bilancio, incredibilmente non lo ha consentito”. Per il PCI quindi non ci sono dubbi “Se Angarano, come Sindaco, dimostra di non essere all’altezza, come Assessore al bilancio è addirittura un disastro!”.

Inoltre, sempre secondo il partito di sinistra, “È da irresponsabili sminuire la portata della sentenza del Tar, quasi a voler tranquillizzare i disorientati consiglieri che fin qui lo hanno seguito pur con molti “mal di pancia”. Come può pensare di sanare gli atti annullati visto che i tempi ormai sono ampiamente scaduti? E gli innumerevoli debiti fuori bilancio, i vari rendiconto, consuntivo, riequilibrio, variazioni, con quali tempi verranno adottati? Così come è scaduta la diffida del 3.4.2019 del Prefetto, di approvare il bilancio entro i successivi 20 giorni dall’ultima notifica ai consiglieri”.

Dal Pci quindi concludono “per dignità,il Sindaco dovrebbe prendere atto dei propri errori e dimettersi, chiedendo scusa a chi ha creduto in lui ed evitando di provocare altri danni. Non è giusto condannare la città ad un inesorabile declino ed alla paralisi amministrativa. Il prefetto ora ha il potere ed il dovere di farlo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di opposizione Francesco Spina. Secondo l’ex Sindaco l’amministrazione comunale: “In un vero e proprio delirio di onnipotenza e di superiorità a tutte le regole, oltre che a tutti i cittadini, con la delibera di giunta n. 297 del 21.11.2019  ha deciso a modo suo di “rispettare” la sentenza del Tar, che ha annullato circa dieci atti della filiera del Bilancio 2019 attraverso quella che loro ritengono essere una furbata e che, invece, costituisce una gravissima violazione di legge con risvolti questa volta chiaramente non soltanto amministrativi”.

“Nel tentativo di evitare il commissariamento e di salvare disperatamente la loro poltrona e i loro lauti stipendi”, prosegue Spina, “anziché ripercorrere tutto l’iter prescritto dal Tar Puglia, hanno ben pensato di far un unico atto, come una specie di “condono fuorilegge”, in sostituzione dei vari procedimenti e provvedimenti annullati dal Tar. Insomma “uno al prezzo di dieci”! Questo condono fuorilegge che si è inventato l’amministrazione Angarano mette seri dubbi sulla tenuta dei conti comunali e rende verosimile che, di questo passo, violazione dopo violazione di legge, si creeranno vere e proprie voragini nel bilancio comunale”.

Per Spina quindi il Sindaco Angarano avrebbe eseguito la sentenza del Tar Puglia e risolto la violazione “a modo suo eliminando alla radice il problema, cancellando e annullando in tutti i procedimenti in questione i diritti e le prerogative riconosciuti ai consiglieri comunali dalla legge”.

Allo stesso modo del PCI, Spina lancia quindi un accorato appello “intervengano presto Prefetto e gli organi di giustizia per impedire il protrarsi e il reiterarsi di queste violazioni di legge che stanno danneggiando l’immagine e le “tasche” dei biscegliesi”.