“La nuova versione del piano del fabbisogno del personale della Asl Bt per il 2019-2021 e 2020-2022 non solo non penalizza più l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie ma riconosce al nostro nosocomio il ruolo ricoperto in questa temibile emergenza sanitaria grazie alla professionalità di medici, infermieri, operatori sanitaria e di tutta la dirigenza”. Queste la parole del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano.

Nei reparti di chirurgia ortopedia e pediatria, dove erano state paventate le riduzioni di dirigenti medici, il nuovo piano del fabbisogno ristabilisce le presenze originarie (9 dirigenti medici) mentre sono previste integrazioni di dirigenti medici nei reparti di cardiologia (da 6 a 9), geriatria (da 4 a 5), ginecologia (da 11 a 12) e pneumologia (da 0 a 4). Una buona notizia che conferma l’importanza del dialogo e della collaborazione istituzionale nelle sedi opportune, agendo con fermezza ma anche con correttezza e lealtà. La nuova versione del piano del fabbisogno riconosce all’ospedale di Bisceglie un ruolo di primaria importanza nell’offerta sanitaria non solo della Città ma di un territorio che conta oltre 200mila abitanti e diverse Città. Non a caso”, conclude Angarano, “come abbiamo ribadito a più riprese, il Vittorio Emanuele II, per numero di posti letto e di Unità operative complesse, compresa la terapia intensiva, ha tutti i numeri necessari per essere riconosciuto come ospedale di primo livello. Ha prevalso il buon senso e l’importanza del confronto istituzionale a tutti i livelli. Ringraziamo la Asl per aver accolto le istanze e le preoccupazioni di un’intera comunità. Continueremo naturalmente a seguire da vicino la vicenda per tutelare il diritto alla salute dei cittadini”.