“Dopo aver riconvertito l’ospedale Vittorio Emanuele II in Covid Hospital, ci dobbiamo aspettare che nel prossimo piano di riordino si utilizzerà il presidio di Bisceglie per lo spezzatino permettendo ad altri presidi ospedalieri nella BAT di accogliere e aumentare il numero dei loro ricoverati ordinari?”. E’ uno dei quesiti che si pone Enzo Amendolagine, esponente del Movimento 5 Stelle cittadino e consigliere di opposizione.

“E gli interventi chirurgici già programmati e che rivestono carattere di urgenza che fine fanno? Saranno rinviati a data da destinarsi? Il personale ospedaliero di Bisceglie – continua Amendolagine – nei vari reparti (cardiologia, ortopedia, ginecologia, etc.) rimarrà in attesa di ricevere solo pazienti Covid con altre patologie?”.

Da qui parte la proposta del consigliere penstastellato, “perché non adibire un padiglione autonomo a reparto Covid, lasciando inalterata l’operatività degli altri reparti? Oppure perché non pensare di creare altrove, per esempio nella ex Cdp, con la dotazione del presidio ospedaliero di Bisceglie e con il supporto sanitario degli operatori dell’ASL bat una struttura Covid indipendente?”.

Ho lo strano presagio – conclude Amendolagine – che la magnanimità della sanità biscegliese, in questo momento, nei confronti di altre realtà sanitarie vicine possa incidere pesantemente e negativamente sul futuro del nostro ospedale”.