Per la sua ultima fatica Sergio Racanati chiama a raccolta i suoi concittadini. Il performer biscegliese, vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, sta lavorando proprio in questi giorni al progetto Soundscape, per il quale l’artista richiede la collaborazione del suo pubblico.

Sergio Racanati, il cui pseudonimo per i progetti sonori è Kinki Von Berlinki, cercherà infatti di immortalare la vita quotidiana nel progetto Soundscape, definito «la colonna sonora corale della quotidianità in tempo di Covid-19». Per fornire un quadro a tutto tondo della vita quotidiana in un contesto di emergenza (e dunque l’ordinarietà in un contesto extra-ordinario) , Racanati ha deciso di affidarsi al medium uditivo. «È un progetto corale», dichiara il performer, «che intende superare la mera dimensione documentaristica, attraverso la partecipazione attiva de* cittadin*. Il progetto diviene una piattaforma di pensiero di riflessione aperta circa la situazione di distanziamento personale-fisico/sociale-politico che stiamo vivendo ed esperendo durante questo periodo».

Per realizzare questa “fotografia sonora” del mondo ai tempi del Covid, l’artista chiede a tutti coloro che vogliano partecipare al progetto l’invio di registrazioni di suoni che, in qualche modo, esemplifichino un aspetto della propria vita quotidiana. È possibile spedire all’artista qualsiasi tipo di suono di qualsiasi durata: composizioni musicali, letture, conversazioni, suoni ambientali, rumori della casa. Il materiale, rigorosamente in formato multimediale, potrà essere inviato entro il 15 maggio all’indirizzo WeTransfer utopiaracanati@gmail.com; qualora si riscontrassero difficoltà nell’uso di WeTransfer, è possibile contattare privatamente Racanati per concordare l’invio del file su Whatsapp. L’invio del file deve essere necessariamente preceduto dalla compilazione di una liberatoria che andrà poi inviata allo stesso indirizzo email.

«Una volta terminato», conclude Sergio Racanati, «il progetto Soundscape sarà inizialmente fruibile online. Successivamente sarebbe interessante poter diffondere il progetto tramite una emittente radiofonica per poter ballare, coccolarci, ascoltarci, sognare, viaggiare, attraversare e connetterci in modo espanso, corale».

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