Notte di poesia al Dolmen”, il reading letterario diretto da Maurizio Evangelista e organizzato dalla Pro Loco Unpli di Bisceglie, presieduta da Vincenzo De Feudis, torna sabato 24 luglio, alle 20:30, con alcune novità senza snaturare il suo format.

La nona edizione dell’iniziativa, rientrante nel programma estivo biscegliese, avrà come titolo “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Nel corso della serata, infatti, saranno celebrati i 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri attraverso la lettura “Dall’Inferno al Paradiso” a cura dell’attrice Michela Diviccaro.

Autrice, regista e interprete di spettacoli come Barbiana, La mia arte sei tu (Un amore di Pirandello), Le zie delle storie (storie di Rodari), e interprete di numerose opere tra cui Le Baccanti (regia di Daniele Nuccetelli), Nozze di Sangue (regia di Christian Di Domenico) Romeo e Giulietta (Compagnia Salvatore Della Villa), Tre Sorelle (Daniele Nuccetelli) Diviccaro è attrice ormai affermata a livello nazionale nonché presenza viva della compagnia Il teatro del viaggio (del biscegliese Gianluigi Belsito). Ha ideato e prodotto “A Senza Nome”, spettacolo di interesse civile internazionale contro la tortura carceraria, ed è vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio CISV Campagna Abbiamo riso per una cosa seria (Artista impegnata nella cittadinanza attiva e aperta alla solidarietà) nel 2018 e il premio miglior attrice festival Luccica, nel 2016.

A margine della serata sarà proclamato il vincitore del contest on line “Dolmen Poesia – I edizione” dalla giuria tecnica composta dall’attore, tenore e poeta biscegliese Carlo Monopoli (presidente di giuria), Joanna Kalinowska (poetessa polacca e presiedente dell’associazione “Amici Italia – Polonia”) e Gaetano Finizio (poeta tarantino).

L’appuntamento, dunque, è per sabato 24 luglio nell’area del Dolmen “La Chianca”. L’evento si avvale del patrocinio del Comune di Bisceglie.

L’ingresso è libero, ma sarà contingentato nel rispetto delle norme anti contagio. Infoline: 3342984543.