È con una staffetta musicale in diretta streaming che il DF riparte nel rigoroso rispetto delle norme della fase 2. Domenica 24 maggio a partire dalle 17 prenderà vita il progetto “Let’s live all – on stage“, che prevede l’esibizione a porte chiuse di dj e musicisti nella discoteca biscegliese e in altri club pugliesi, cui si potrà assistere in diretta sulla pagina Facebook del progetto (clicca qui).

L’iniziativa prende le mosse dal precedente Let’s live all“, proposto dalla discoteca biscegliese lo scorso 25 aprile; 100 artisti tra dj e musicisti si sono avvicendati in una vera e propria maratona musicale durata dieci ore. «Abbiamo scelto di replicare l’iniziativa di aprile in forma live», spiega Lele Sgherza, promotore e direttore artistico del progetto, «attenendoci sempre alle regole della fase 2. Stiamo coinvolgendo più artisti e addetti al settore possibili, cercando di far partecipare tutti i club e le discoteche della Puglia. Proporremo musica a porte chiuse, cioè senza pubblico. Non averlo significherà non fare incasso e senza quest’ultimo elemento tutto quello che c’è intorno al mondo della notte non può più vivere».

L’apertura del DF e di tutti i locali, alcune delle più frequentate discoteche della Puglia, sebbene con accesso solo agli addetti ai lavori, rappresenta un grido di allarme per una situazione insostenibile. Nella grande discoteca di Bisceglie, promotrice e portavoce di questa iniziativa, si esibiranno cantanti tra i quali Antonio Distolfo, Papaceccio e Vanessa De Nicolò, gruppi musicali come Njoy, Pipers, Sottosuono e dj tra cui Giorgio Lattante Picca & Mars e Nico Rinaldi.

Un modo per far divertire a distanza il folto pubblico del DF, ma anche e soprattutto un grido di protesta che Roberto Maggialetti, gestore della discoteca, vuole portare all’attenzione di tutti. Già nelle scorse settimane Maggialetti (clicca qui) ha posto al centro del dibattito il mancato appoggio agli imprenditori del mondo dello spettacolo, duramente colpiti dalle misure conseguenti alla pandemia. «Il nostro settore», spiega Maggialetti, «è certamente uno tra i più colpiti e senza dubbio siamo anche i più abbandonati dal Governo. Vogliamo far capire all’esterno che se non ci sarà una presa di posizione da parte delle autorità sia i contenitori che gli artisti, che creano il mondo dello spettacolo, andranno persi».

“Il nostro settore è stato dimenticato, ma in realtà abbiamo bisogno di risposte concrete da parte dello Stato, non possiamo andare avanti non sapendo i tempi e le regole della ripresa. Tante parole sono state dette dal governo, alcune ipotesi, ma non c’è nulla di concreto. Con questa riapertura vogliamo far capire all’esterno che se non ci sarà una presa di posizione da parte delle autorità sia i contenitori che gli artisti, che creano il mondo dello spettacolo, andranno persi”, ha affermato Maggialetti.